È Bari una delle 10 città d’Europa che il celebre quotidiano britannico The Guardian, suggerisce ai propri lettori di visitare, come alternativa alle più tradizionali mete conosciute dai viaggiatori nel Vecchio Continente.
In una breve guida dedicata ai viaggi di fine estate o inizio autunno, il quotidiano sottolinea come il capoluogo pugliese possa essere ideale per coloro che vogliano godersi gli ultimi scampoli di sole, giacché il clima mite assicura la balneabilità sin quasi tutto ottobre, sia sulle spiagge della città, sia nelle affascinanti località viciniore della costa, come Polignano.
La guida sottolinea il fascino della Città Vecchia, definita un labirinto rumoroso e divertente, e segnala la Cattedrale e la Basilica di San Nicola, quali principali attrattive, senza però tralasciare le sgagliozze di Maria, di cui si premura di indicare persino l’indirizzo (strada delle Crociate) e l’affascinante lavoro delle donne che realizzano la pasta fresca presso l’Arco Basso. Non meno interessante, peraltro, il Borgo Murattiano, con le sue attrattive architettoniche e le aree pedonali dedicate allo shopping. Una nota particolare, inoltre, ha meritato la qualità della cucina barese.
Bari, non è l’unica città italiana presente nella lista. Infatti il primo posto fra le 10 località raccomandate, è occupato da Catania. Le altre città indicate sono, per la cronaca, Belgrado in Serbia, Kaunas in Lituania, Košice in Slovacchia, Podgorica in Montenegro, Ohrid in Macedonia, Preveza in Grecia, Grenoble in Francia, e Pula in Croazia.
Non è la prima volta che il Guardian si occupa di Bari; già qualche anno fa, aveva dedicato una breve guida alla visita della città e, nel contesto del turismo nella Regione, aveva indicato la Puglia cento-settentrionale, come una possibile e valida meta alternativa al più gettonato Salento.
Tutto ciò, ci offre l’opportunità di riflettere sul complessivo potenziale turistico di Bari e del territorio della sua provincia, ancora largamente inespresso, come possibile volano per la rifondazione delle basi della futura economia del Territorio.