I Carabinieri di Triggiano, nel corso di mirati servizi finalizzati al controllo delle persone sottoposte agli arresti domiciliari, hanno scoperto, a Triggiano due pregiudicati in flagrante violazione delle misure impostegli.
Dopo le successive segnalazioni alla Procura della Repubblica l’A.G. ha disposto l’accompagnamento dei due presso la Casa Circondariale del capoluogo pugliese, revocando di fatto il beneficio dei domiciliari concesso in passato.
In particolare sono stati tratti in arresto in flagranza un 60enne che è stato sorpreso fuori dalla propria abitazione, e un 54enne che nonostante avesse un permesso per recarsi a lavorare a Capurso, ha ben pensato di approfittare del beneficio per recarsi in Banca a Triggiano per controllare i propri conti bancari.
I militari lo hanno sorpreso nei pressi dell’Istituto di Credito e, dopo aver relazionato il tutto, hanno acquisito i filmati delle telecamere di video sorveglianza che hanno cristallizzato in modo evidente la violazione delle prescrizioni.
In due distinte operazioni per il contrasto dello spaccio di stupefacenti, i Carabinieri di Molfetta hanno arrestato un 26enne e un 31enne del luogo, già agli arresti domiciliari, ritenuti responsabili di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Il primo è stato sorpreso nella sua abitazione mentre cedeva 4 grammi di marijuana a un “cliente” poi deferito in stato di libertà per favoreggiamento personale poiché cercava di nascondere la sostanza appena acquistata.
Nel corso della successiva perquisizione domiciliare i militari hanno trovato, nei pensili della cucina, 40 grammi di marijuana sottoposti a sequestro insieme a 1690 euro in contanti.
Veniva deferita in stato di libertà per detenzione di sostanza stupefacente anche la moglie dell’arrestato.
Il 31enne invece è finito in manette poiché nel corso di una perquisizione domiciliare è stato trovato in possesso di un ovulo con sette dosi di cocaina.
Veniva anche sequestrato denaro per un importo di 250 euro, materiale atto al confezionamento nonché bilancini di precisione.
Gli arrestati, su disposizione della Procura della Repubblica di Trani sono stati associati presso la locale casa circondariale.
Comando Provinciale CC Bari