BARI – Ieri 18 luglio, in seguito ad un sopralluogo condotto dal sindaco di Bari, Antonio Decaro, insieme col segretario regionale del Mibact per la Puglia, Eugenia Vantaggiato, e col sovrintendente di Archeologia, Belle arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Bari, Luigi La Rocca, sono stati rinvenuti i resti di un antico porto. Indecifrata è tutt’ora la datazione.
“Dopo lo svellimento della pavimentazione al piano terra del mercato del pesce – spiega il sovrintendente Luigi La Rocca – abbiamo verificato la presenza di strutture preesistenti. Abbiamo avviato approfondimenti stratigrafici ed è venuta fuori la struttura in calcare in blocchi squadrati su cui si è impostato ilmercato che fu realizzato nel 1837. È emersa la banchina del porto di Bari dove attraccavano le barche, vogliamo capire a quale fase cronologica appartiene”. Probabilmente la struttura appartiene all’età aragonese o a quella borbonica.
Il progetto iniziale di rivalutazione dell’edificio sarà, inevitabilmente, modificato. Solo parte del piano terrà sarà sfruttato per il mercato; la restante, invece, diventerà funzionale alle potenzialità turistiche della “Bari sotterranea”.
“Qui si congiungono passato, presente e futuro – osserva il sindaco di Bari, Antonio Decaro durante il sopralluogo nel mercato del pesce – perché questo edificio ospiterà il polo dell’arte contemporanea in armonia con la città del passato”. La fase di restyling della struttura, infatti, serviva a preparare la struttura, in vista della mostra di arte contemporanea che verrà ospitata nell’edificio nel 2019. Da un progetto di rivalutazione del nostro presente, proiettato nel futuro, insomma, è stato scoperto un pezzo imprescindibile del nostro passato.