Il boss Savinuccio Parisi è stato scarcerato. I giudici della Corte d’appello lo hanno assolto nel processo su una presunta estorsione da 700mila euro ai danni di un imprenditore di Modugno. Il capoclan del quartiere Japigia a Bari in primo grado era stato condannato a cinque anni e quattro mesi. Fuochi d’artificio sono stati esplosi davanti al carcere di Bari per festeggiare la messa in libertà. Due file di botti sono stati collocati dinanzi all’angolo di via Giovanni XXIII, dinanzi all’ingresso del mercato di Santa Scolastica. Lo spettacolo improvvisato ha sorpreso i cittadini, ma non gli inquirenti. I quali sono certi sia stato un omaggio a Savinuccio. ll pluripregiudicato, capo dell’omonimo clan mafioso, era accusato di due estorsioni commesse nel 2007 e nel 2008, aggravate dal metodo mafioso, e dall’aver commesso i reati mentre era sottoposto alla misura della sorveglianza speciale. Le accuse si fondavano principalmente sulle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia. Il boss – aveva raccontato il pentito agli inquirenti – avrebbe costretto gli amministratori della società Soft Line a pagare in contanti una somma di 700mila euro minacciando, in caso contrario, ritorsioni personali e patrimoniali. Savinuccio Parisi nella notte ha lasciato il carcere di Udine per raggiungere Bari, dove è sottoposto a regime della sorveglianza speciale. Il capoclan è imputato nel processo Domino ma a piede libero: nel dicembre 2013 fu scarcerato per decorrenza dei termini di custodia cautelare. Parisi è anche in attesa ella sentenza nel processo d’appello bis per un’altra presunta estorsione. In secondo grado e’ stato condannato a due anni e due mesi: pena che secondo la Cassazione deve essere rivista e che comunque ha già scontato in regime di custodia cautelare.