I Carabinieri della Stazione di Bari Picone hanno arrestato due 19enni e un 16enne, tutti del quartiere Carbonara ed incensurati, ritenuti responsabili di rapina impropria.
La vittima, una 63enne del luogo, mentre percorreva a piedi via Devitofrancesco in compagnia di un’amica, è stata avvicinata da uno dei tre, il quale ha tentato di strapparle con violenza la borsa che portava a tracolla.
Non riuscendoci al primo tentativo, il giovane, spalleggiato dai complici che nel frattempo si erano avvicinati minacciosamente, con un ulteriore violento strappo, è riuscito ad impossessarsi della borsa, facendo rovinare al suolo la donna e riuscendo a darsi alla fuga.
Le urla delle due donne hanno attirato l’attenzione di un passante, il quale, notato i tre che correvano mentre uno di essi stringeva una borsa tra le mani, li ha inseguiti.
L’immediato intervento di una pattuglia dell’Arma, inviata in quel luogo dopo una segnalazione telefonica pervenuta al 112, ha permesso agli operanti di identificare e trarre in arresto il terzetto e di restituire alla vittima l’intera refurtiva.
Su disposizione delle Procure della Repubblica Ordinaria e Minorile di Bari, i due maggiorenni sono stati associati presso la locale casa circondariale, mentre il minore, presso il centro di prima accoglienza “Fornelli”.
I Carabinieri della Stazione di Conversano hanno arrestato il 49enne Gaetano Natilla, il 45enne Francesco Marinelli e i 28enni Vito Muzio e Nunzio Macchi, tutti di Bitonto e noti alle forze dell’ordine, con l’accusa di furto aggravato in concorso.
All’alba, in via delle More, nella zona industriale di Conversano, i militari hanno fermato un furgone, con a bordo i primi due e una motoape su cui prendevano posto gli altri due, che li seguiva.
La presenza di vistose effrazioni su di uno sportello del motocarro ha insospettito gli operanti, i quali, da un controllo più approfondito hanno accertato che il motocarro era stato rubato poco prima ad un operaio del luogo, che lo aveva parcheggiato a margine della stessa strada.
Tratti in arresto, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, i quattro sono stati poi condotti presso le rispettive abitazioni e sottoposti agli arresti domiciliari.
Il veicolo, invece, è stato restituito all’avente diritto.
Comando Provinciale CC Bari