I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Bari Centro hanno dato
esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal
G.I.P del Tribunale di Bari su richiesta della Direzione Distrettuale
Antimafia, Sost. Proc. Dottor Federico Perrone Capano, nei confronti di tre
soggetti L.M. B.S. e C.G., quest’ultimo affiliato al clan “Parisi”,
accusati, a vario titolo, di “detenzione e spaccio continuato di sostanze
stupefacenti e tentata estorsione”.
Il provvedimento scaturisce dagli approfondimenti investigativi, di natura
tecnica e tradizionale, avviati nell’agosto 2018, che hanno permesso di
appurare come gli arrestati fossero coinvolti in una continua attività di
cessione al minuto di sostanza stupefacente del tipo “cocaina”, realizzata
attraverso un consolidato modo di operare caratterizzato dall’uso di
linguaggio criptico per dissimulare l’effettivo oggetto della conversazione,
nonché da accordi in forma sincopata relativi all’orario ed al luogo
dell’appuntamento con i numerosi assuntori. Per indicare la sostanza
stupefacente, infatti, usavano termini quali “birre, chiavi…”.
Numerose dunque le cessioni di stupefacente contestate al gruppo di pusher,
la cui clientela si è rivelata estremamente diversificata, con un volume di
affari estremamente cospicuo, specie nei week end.
La tentata estorsione, invece, è stata commessa dal solo C.G. nei confronti
di un assuntore che non aveva onorato il debito maturato per la fornitura di
droga, motivo per cui dapprima è stato colpito con uno schiaffo alla nuca,
poi minacciato di dover cedere, in cambio del debito, la propria
autovettura.
La redazione