Nella serata di ieri, gli agenti della Squadra Mobile e del Reparto Prevenzione Crimine hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, un uomo di anni 67, con precedenti di polizia, ritenuto responsabile di tentate lesioni aggravate dall’uso delle armi, porto e detenzione illegale di arma comune da sparo e ricettazione.
Gli agenti sono intervenuti, nel quartiere San Girolamo, dopo la segnalazione dell’esplosione di colpi d’arma da fuoco all’interno di un condominio , dove notavano un uomo, poi identificato per l’arrestato, che alla vista dei poliziotti cercava di allontanarsi.
L’uomo veniva subito bloccato e sottoposto a perquisizione personale, che consentiva il rinvenimento di un revolver cal.38, risultato oggetto di furto, completo di munizionamento tra cui due cartucce esplose.
Sul posto interveniva il personale del Gabinetto Interregionale di Polizia Scientifica, che rilevava numerose macchie di sangue sia sul manto stradale sia all’interno dell’androne del condominio, dove risiede l’arrestato.
Nell’appartamento dell’uomo venivano rilevati evidenti segni di colluttazione e alcuni fori di proiettile che avevano raggiunto una porta ed il frigorifero. Inoltre la perquisizione dell’abitazione dell’arrestato consentiva di rinvenire numerosi monili di oro, orologi ed altri oggetti preziosi di sicura provenienza furtiva.
All’interno dell’appartamento e nelle vie limitrofe venivano rinvenuti capi di abbigliamento di tipo militare indossati probabilmente dai fuggitivi.
Nell’ambito dell’intensificazione dei servizi di controllo del territorio posti in essere dall’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, tesi al contrasto dei reati in genere con particolare riguardo a quelli di natura predatoria, che destano maggiore allarme sociale, gli Agenti della Squadra Volante hanno proceduto all’arresto di due individui e alla denuncia di un terzo.
In particolare, poco prima della mezzanotte, gli agenti intervenivano in Piazza Umberto, nei pressi di via Sparano, perché avvisati da un giovane che aveva subito poco prima la rapina del suo telefono cellulare I-phone, ad opera di uno straniero, di cui forniva una dettagliata descrizione, che gli si era prima avvicinato e dopo avergli chiesto l’orario, repentinamente gli strappava con forza il telefonino dalle mani, procurandogli un’abrasione al polso destro.
Nella circostanza, gli operanti notavano un gruppo di cittadini stranieri che alla vista della volante si allontanava in direzione di un edificio di via Cifarelli, quindi, insospettiti, effettuavano un controllo nel cortile dell’edificio predetto, ove dopo aver composto il numero del telefonino rapinato, questo squillava all’interno di uno zaino portato in spalla da un trentottenne algerino.
Quest’ultimo, alle contestazioni degli agenti, riferiva che l’apparecchio lo aveva acquistato poco prima da un cittadino sudanese di sua conoscenza, per la somma di cento euro.
Gli Agenti, sulla base delle indicazioni fornite dall’uomo, si recavano in via Prospero Petroni, ove rintracciavano il sudanese, che corrispondeva fisicamente e per l’abbigliamento indossato al rapinatore descritto dalla vittima, identificandolo per un diciassettenne sudanese regolare sul territorio nazionale.
Il sudanese, quindi, veniva tratto in arresto per il reato di rapina e rinchiuso presso l’istituto per minori “Fornelli” di Bari, mentre il cittadino algerino veniva denunciato per ricettazione.
Inoltre, nel corso della notte, gli Agenti delle Volanti nell’ambito dei frequenti controlli dei soggetti sottoposti al regime degli arresti domiciliari, durante il controllo di un detenuto abitante in via Trevisani, di anni 21 anni, avvertivano un forte odore di hashish provenire dall’abitazione dell’arrestato, che spingeva gli operanti ad effettuare una perquisizione domiciliare, nell’ambito della quale rinveniva e sequestravano oltre cinque grammi di sostanza stupefacente del tipo ”hashish”, contenuti in cinque involucri confezionati separatamente, nonché una banconota da 50 euro risultata falsa. Pertanto, l’uomo veniva tratto in arresto per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e spendita di banconote false.
Questura di Bari