A Barletta, dopo un’attività info-investigativa, personale del locale Commissariato di P.S. arrestava un 40enne ed un 30enne, entrambi con precedenti di polizia ed una donna di anni 26, resisi responsabili del reato di spaccio di sostanze stupefacenti (hashish e marijuana) e alla denuncia in stato di libertà di altri due individui.
L’attività d’indagine nasceva da una serie di controlli del territorio effettuati nel rione San Giacomo, durante i quali gli agenti constatavano la presenza, nei pressi di un circolo, di alcuni soggetti noti per essere spacciatori di sostanze stupefacenti.
Quindi, veniva avviata un’intensa attività, consistente in appostamenti, pedinamenti e videoriprese, che si completava con un apposito servizio, con l’ausilio delle unità cinofile della Questura di Bari, che permetteva di bloccare i tre malfattori in flagranza di reato.
Nella circostanza, gli operanti rinvenivano e sequestravano sostanza stupefacente per un peso complessivo di circa 30 gr.. Il circolo privato veniva sottoposto a sequestro penale e gli arrestati, dopo le formalità di rito, venivano associati presso la casa circondariale di Trani.
Nei giorni scorsi, nell’ambito di un’attività tesa al contrasto dei fenomeni che minacciano la sicurezza agricola e agroalimentare, ad Andria, personale del locale Commissariato di P.S. ha proceduto all’arresto, in flagranza di reato, di un 64enne e alla denuncia in stato di libertà di tre individui, tutti resisi responsabili di furto aggravato e danneggiamento in concorso.
A seguito di segnalazione, relativa al furto di uva, in una località rurale di Andria, gli operanti si recavano immediatamente sul luogo e bloccavano l’arrestato, mentre era intento ad asportare l’uva da un vigneto.
Altri quattro individui riuscivano a dileguarsi, alcuni a bordo di auto ed altri a piedi, per le campagne circostanti, favoriti da strade impervie coperte da folta vegetazione.
Sul posto, veniva rinvenuto e sequestrato un motocarro contenente un ingente quantitativo di uva, appena asportata, circa500 kg.
La seguente attività investigativa consentiva di risalire all’identità dei complici che venivano deferiti in stato di libertà alla competente A.G. per i medesimi reati, mentre l’arrestato, dopo le formalità di rito, veniva condotto nel carcere di Trani.
Questura di Bari