Grillo dalle pagine del suo blog riflette sull’Italia ormai ex-potenza economica. Un tempo, dice il leader dei 5 Stelle, “l’Italia era la quinta potenza economica del mondo”. In questi giorni a Davos in occasione del World Economic Forum, sono state citate le prime 10 economie europee: Svizzera, Finlandia, Germania, Svezia, Olanda, Gran Bretagna, Norvegia, Danimarca, Austria e Belgio. Del nostro Paese neanche l’ombra! L’italia infatti, sottolinea Grillo, “si trova al 49eximo posto superata da da Stati come le Mauritius, Panama, Malta e il Bahrain. La graduatoria prende in considerazione indici relativi a sviluppo economico, efficienza delle istituzioni, istruzione, mercato del lavoro, innovazione e situazione finanziaria.
Grillo dichiara: “L’Italia deve fare i conti con sé stessa, è uno Stato ormai marginale dal punto di vista economico con una classe politica disinteressata a mettere mano ai problemi strutturali del Paese, ma molto interessata a perpetuare la sua permanenza sulle poltrone”. E’ evidente il riferimento all’attualità politica, ferma sulla riforma elettorale, bloccata intorno all’ormai annoso problema delle “preferenze” e sulla soglia per il premio di maggioranza.
Berlusconi sembra non voler aprire affatto spiragli a favore di una riforma elettorale che ridia la centralità della scelta dei candidati agli elettori. Alfano invece non ha dubbi e si augura che il Cavaliere “si ravveda”. Per il PD, Franceschini si pone sulla stessa linea del Cavaliere e dichiara: “Vedo che le preferenze sono diventate improvvisamente popolarissime ma io, che ho iniziato a prenderle, e molte, a vent’anni, sento il dovere morale di dire che oggi sarebbe un errore enorme reintrodurle”. Un errore, “non soltanto perché farebbero quasi certamente saltare l’intesa raggiunta ma molto di più per i danni al sistema politico e alla sua trasparenza”. Come riportato dall’Ansa, Franceschini spiega la sua posizione: “Come tutti sanno, farebbero aumentare a dismisura i costi delle campagne elettorali dei singoli candidati, con tutti i rischi connessi, non sempre porterebbero in Parlamento i migliori e comunque lo priverebbero della presenza di competenze e professionalità indispensabili”. Secondo Franceschini in Parlamento esistono “deputati indispensabili per competenze e lavoro che non riuscirebbero mai a essere eletti”.
Intanto “il mondo va avanti – dice Grillo – con una velocità impressionante nello sviluppo delle tecnologie e nell’innovazione e i partiti hanno trascorso il 2013 a discutere dell’IMU e della decadenza” di Berlusconi. E’ duro nel suo giudizio il leader del M5S: “I partiti si credono l’ombelico del mondo e sono solo delle cavallette che divorano quello che resta del Paese, nel frattempo la nostra decadenza è diventata strutturale, congenita. Il rilancio della nostra economia, affrontare di petto temi concreti, il taglio della burocrazia, lo sviluppo del digitale, l’informatizzazione dello Stato sono temi esoterici, meno importanti di Renzie in bicicletta o di Fassina-chi? E intanto l’Italia cade sempre più in basso come corpo morto cade”.
Antonio Curci