Che pena! Stiano tranquilli i parlamentari; Renzi ha dichiarato con eccessivo ottimismo che si andrà a votare nella scadenza giusta e cioè nel 2018, e la cosa più importante per loro che non ci sarà la preferenza. Le regole in Italia ed in particolar modo in politica sono fatte di pelle elastica e si possono adottare pro e contro. Contro Berlusconi si è votato a scrutinio palese, invece per la reintruduzione del diritto di preferenza, a scrutinio segreto. Sarebbe stato interessante poter sapere chi sono i trenta eroi che determinato la cencellazione dalla nuova (si fa per dire) Legge elettorale di un diritto sancito dalla Costituzione, ma che solo un intrallazzo politico poteva inibire. A proposito di ,Berlusconi, abbiamo motivo di ritenere che lassù “qualcuno ci suggerisce di tenercelo ancora per molti anni quaggiù, vista la sua rinnovata vitalità politica e non solo. Berlusconi forse non sa che la monarchia assoluta è ormai un lontano ricordo e non può agire da padrone assoluto gettando a mare fitto al posto di un Toti alle sue prime armi in politica. Forse Berlusconi ha paura di Fitto o sono i nani e le ballerine che gli ruotano intorno a gettare cattiva luce sull’ex ministro? Il Cavaliere ha sbagliato in passato convinto di poter contare sul suo delfino Alfano; oggi tenta con Toti, bravo giornalista ma certamente un signor nessuno in politica, conforme un pò alle tante figure di secondo piano. Perchè Berlusconi non vuole Fitto alle europee? Teme forse che possa essere il secondo più votato dopo di lui? E se accadesse si aprirebbero altri scenari politici per il Raffaele di Puglia, che ci riferiscono stia affilando le sue armi nella prospettiva di una lunga e stressante campagna elettorale.A proposito di preferenze, non sarebbe più giusto affidarsi ad un referendum nazionale in modo che siano gli italiani a decidere o non solo trenta parlamentari “ignoti” che con la preferenza non sarebbero mai più stati eletti.
Lumare