Aveva preso in locazione un appartamento dove si prostituiva e per aiutare una connazionale 31enne l’aveva invitata a raggiungerla, mettendole a disposizione parte della casa ove potersi prostituire. Si tratta di una 37enne originaria del Mozambico e dimorante in Portogallo, arrestata a Bisceglie dai Carabinieri della locale Tenenza, con l’accusa di “favoreggiamento della prostituzione”.
Le indagini, partite da un annuncio apparso su di un quotidiano locale, consentivano ai militari d’individuare l’abitazione e, fingendosi clienti, di avervi accesso. A quel punto gli operanti, qualificatisi, hanno identificato le due donne e constatato l’attività svolta da entrambe. L’operazione ha permesso di sequestrare numerosi profilattici e quattro telefoni cellulari, su cui nel frattempo sono pervenute numerose telefonate da parte di “clienti”.
Tratta in arresto, la 37enne, su disposizione della Procura della Repubblica di Trani, è stata associata presso la sezione femminile del carcere di Trani.
Comando Provinciale CC Bari
Basta con questo assurdo reato di favoreggiamento dell’altrui prostituzione (articolo 3 n. 8 Legge 75/1958). Suggerisco in merito di sollevare la questione di legittimità costituzionale della branchia normativa suddetta, poiché in contrasto con gli articoli 3, 13 e 17 della Costituzione, in considerazione del fatto che la Convenzione ONU 1949/51 sul meretricio, ratificata dall’Italia nel 1980, prevede tale reato al rispettivo articolo 3 unicamente nella misura in cui lo permette la legislazione nazionale.