E’ diventato insopportabile il bombardamento pubblicitario televisivo e non solo, attraverso studiati e costosi spot per convincere gli italiani a giocare, nella illusione remota di poter cambiare vita, vivere di rendita e magari godere sereni in frequenti vacanze caraibiche.
Pur di incassare, questo nostro Erario, sarebbe capace pure di pretendere una tangente sui funerali, infischiandosene in realtà del plagio continuo nei confronti di tanta gente che spesso si lascia convincere che vale la pena di tentare, rinunciando magari alla frutta.
Il gioco può diventare una malattia e creare la dipendenza e quindi condizionare la ricerca affannosa di denaro con il rischio di finire nelle mani degli usurai.
Crediamo proprio che lo Stato abbia abdicato alle sue funzioni e che le regole siano saltate con il compiacimento di chi tace dietro le quinte e accresce il proprio potere economico.
Le associazioni antiusura, come abbiamo già detto in altre occasioni se proprio vogliono aiutare le vittime della dipendenza del gioco, comincino a richiedere la disciplina degli spot televisivi e magari vietarne il lavaggio del cervello.
Chiediamo infine, in nome della trasparenza,che vengano resi noti gli incassi di AAMS dal 1° gennaio al 31 maggio di quest’anno e se i versamenti da parte delle società che gestiscono i giochi siano aggiornati.
Lucio Marengo