La consapevolezza della gestione, viene suggelata dalla firma che si pone sui rendiconti del partito da inviare a Roma per ottenere i rimborsi elettorali. E così il senatur ,si trova a fronteggiare un presunto sperpero di 18 milioni di euro, incassati lo scorso agosto da Camera e Senato in base a un rendiconto ritenuto non veritiero, firmato anche da Belsito. Indagati anche i suoi due figli, Renzo il ‘Trota’ e Riccardo, accusati di appropriazione indebita, ( si parla di una paghetta di 5.000 euro mensili a ciascuno) e il senatore Piergiorgio Stiffoni, che invece deve rispondere di peculato.
Sarà molto difficile questa volta, per Bossi, uscire indenne da questa storia. Speriamo che voglia cadere in piedi senza fare la vittima del “scusate ma tengo famiglia.
Antonio Laterza
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