Una ricerca tutta italiana dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma pubblicata sulla rivista scientifica Spine ha indagato sulle cause del mal di schiena scoprendo che all’origine del cosiddetto colpo della strega e di altre patologie della colonna vertebrale c’è una molecola che provoca la degenerazione dei dischi invertebrali. La molecola responsabile di tanti disagi derivanti da un malfunzionamento della colonna vertebrali si chiama NF-kB e compare in certi soggetti già a partire dai trent’anni.
Il dottor Enrico Pola ed il dottor Luigi Aurelio Nasto, autori dello studio, grazie alla conoscenza della causa della degenerazione dei dischi, hanno messo a punto un farmaco sperimentale in grado di disarmare la molecola killer. La NF-kB è responsabile dell’invecchiamento cerebrale, attiva i geni che inducono infiammazione e spegne quelli con proprietà antiffiammatorie. Disattivando questa molecola si potrà anche ridurre, se non eliminare, il dolore alla schiena, che come si sa, aumenta con il naturale invecchiamento.
Il professor Pola ha dichiarato:
“Nel nostro studio abbiamo sviluppato un farmaco specifico, chiamato peptide NBD, che è capace di inibire specificamente l’attivazione di NF-kB. Questo stesso peptide è stato già utilizzato con successo da un altro gruppo di ricerca USA a Pittsburgh per rallentare lo sviluppo della distrofia muscolare in un modello animale (NF-kB è coinvolto anche in questa malattia). Dall’anno prossimo, infatti, questo peptide verrà utilizzato in un primo trial clinico su pazienti affetti da distrofia. Ovviamente le ricadute di questo studio sono correlate alla possibilità di sviluppare altri farmaci inibitori selettivi di NF-kB (per via sistemica e/o locale) che permettano di rallentare la degenerazione dei dischi intervertebrali.”
Ad aspettare il farmaco anti-NFkB sono 19 milioni di italiani, cioè il 32% della popolazione. Mai farmaco fu più atteso.
Antonio Curci