La Polizia ha eseguito 15 perquisizioni e 2 misure di custodia cautelare in carcere per tentata estorsione decapitando, di fatto, i vertici di un gruppo criminale nel territorio di Canosa di Puglia (Bat).
Le indagini, condotte dal Commissariato di di Canosa e dirette dalla Procura della Repubblica di Trani, hanno preso avvio nel marzo del 2014, quando un imprenditore di Canosa ricevette una richiesta estorsiva, seguita da una telefonata minatoria da parte di un anonimo.
Si è accertato che il gruppo criminale agisse formulando delle richieste estorsive per ottenere da un operatore economico il pagamento periodico di denaro in cambio dell’offerta di protezione da una serie d’intimidazioni che, in realtà, è lo stesso proponente a mettere in atto.
Le minacce sono graduate, a seconda della minore o maggiore resistenza della vittima, e puntano a impaurirla facendole capire quanto sia insicura e in pericolo.
In un secondo momento, è lo stesso estorsore a manifestarsi chiaramente per offrire protezione.
Le ipotesi investigative formulate e le prove raccolte hanno permesso di eseguire due ordinanze di custodia cautelare in carcere verso un 23enne e un 32enne.
L’imponente operazione di Polizia, alla quale ha collaborato personale della Questura, della Squadra Mobile di Bari, dei Commissariati di Andria, Barletta, Bitonto, Corato, Gravina, Monopoli, e Trani, del Reparto Volo di Bari e di unità cinofile antidroga ed antiesplosivo e inoltre della Polizia Scientifica, ha anche permesso di effettuare 15 perquisizioni locali per la ricerca di armi verso altrettanti appartenenti al sodalizio criminale.
Nel corso dell’operazione è stata trovata e sequestrata sostanza stupefacente e materiale per il suo confezionamento.
Questura di Bari