Figaro qua, Figaro là, tutti lo volevano e alla fine Casini a posto termine alla sua ambiguità ed ha deciso di schierasi con il PD di Bersani e del regista ombra D’Alema. Indubbiamente una mossa più di scaltrezza politica che di intelligenza e noi questa mossa l’avevamo anticipata ragionando per esclusione sui possibili scenari e ipotetiche coalizioni. Cosa poteva fare Casini da solo visto che l’API si sta sciogliendo come neve al sole specie dopo la vicenda Lusi; e il FLI di Fini è in disarmo?Ha pensato quindi la scelta più opportuna anche in considerazione dei buoni sondaggi di voto che vedono premiato il PD e schierarsi per chi ha ottime garanzie di sopravvivenza. La infame Legge elettorale non sarà modificata, il taglio dei parlamentari sarà rimandato alle prossime elezioni e come sempre a rimetterci, perché presi penosamente in giro, saranno oltre sessanta milioni di italiani.
Lucio Marengo