Nelle ultime ore, grazie all’attenzione dei giornalisti, è tornata alla ribalta l’incredibile vicenda che ha per vittima Cosimo Maggiore, l’imprenditore di San Pancrazio Salentino colpito, insieme alla sua famiglia, da minacce di natura estorsiva. E non solo. La sua colpa? Aver denunciato i suoi aguzzini.
E così, l’imprenditore è vittima due volte. Vittima della criminalità e vittima, pure, di un inquietante silenzio da parte delle isituzioni, cui Maggiore si è spesso rivolto senza, però, avere risposta.
Un silenzio per certi versi inspiegabile, in cui si è imbattutto anche il sottoscritto quando, lo scorso mese di aprile, ho presentato un’interrogazione indirizzata al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri dell’interno, della difesa e della giustizia. Risposte? Nessuna.
All’epoca, per il rispetto che nutro nei confronti dell’imprenditore e della sua privacy, ritenni opportuno non informare la stampa. Oggi, però, nell’annunciare un nuovo sollecito, invio ai mezzi di informazione il testo dell’interrogazione, con preghiera di darne notizia e con la speranza di sollecitare ulteriormente i ministeri ed il Governo tutto.
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