Succede di frequente prima di una prova o di un colloquio di lavoro: panico, paura, angoscia, apprensione, senso di oppressione e incapacità di concentrazione. Sono queste le sensazioni che descrivono uno stato d’ansia. L’ansia se gestita con lucidità, è una risorsa in grado di scatenare un processo fisiologico utile per fronteggiare le emergenze: il battito cardiaco accelera così da fornire al cervello e ai muscoli più ossigeno per affrontare con maggiore forza fisica e mentale particolari difficoltà. Prendere consapevolezza di ciò, aiuta a evitare che le emozioni negative rovinino le performance. L’ansia da prestazione è un meccanismo sano e assolutamente normale che se esasperato però, può compromettere il risultato. È importante sforzarsi di ridimensionare eventuali insuccessi così da essere pronti ad affrontarli serenamente; è lecito fallire e le conseguenze non sono quasi mai catastrofiche. Può essere utile un esercizio di visualizzazione: chiudendo gli occhi si immagina di andare avanti nel tempo a esame concluso, così ci si sentirà più tranquilli e rilassati. Se l’emotività è forte e ingestibile va bene Ignatia 30CH tre granuli, tre volte al giorno. Se la paura sale soprattutto in vista di una prova Gelsemium sempervirens 7CH è la soluzione giusta. Se l’ansia da prestazione nasconde insicurezza e senso di inadeguatezza i fiori di Bach ci offrono un prezioso aiuto: Mimulus aiuta a superare paura e timidezza mentre Larch restituisce fiducia in sé stessi.
Ilaria Delvino