«La strada è tutta accesa, come tanti anni fa. È bellissimo, speriamo sia solo l’inizio»: commenta così l’iniziativa #CheSpettacoloViaManzoni la signora Anna che in via Manzoni abita da oltre 35 anni.
Per tre giorni la storica strada del commercio barese si sta «riattivando» con temporary shop, laboratori, artisti di strada, spettacoli, workshop, incontri e la galleria fotografica realizzata da Antonio Pellegrino nel negozio riattivato per questa occasione a cura della Camera di Commercio. Tutto grazie a Pop Hub, un progetto di ricerca – vincitore del bando «Smart Cities and Social Innovation» nell’ambito dei PON «Ricerca e Competitività» 2007-2013, finanziato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – che da più di un anno si occupa di mappare gli immobili dismessi e in disuso della provincia di Bari e da qualche mese anche della regione Puglia ed Emilia Romagna -, immaginando soluzioni sostenibili per riattivarli. Ieri pomeriggio l’inaugurazione dell’iniziativa sotto una pioggia torrenziale che però non ha fermato né i visitatori, né gli organizzatori. «Abbiamo dovuto rimandare alcune attività, ma vedere piazza Risorgimento piena di bambini è stato fantastica. Iniziare ad aprire questi locali e ascoltare i commenti dei residenti della zona ci ha dato segnali confortanti – spiega Luca Langella, uno dei fondatori di Pop Hub -. La gente si é complimentata anche per aver visto solo le saracinesche alzate». All’inaugurazione hanno partecipato tutti soggetti che hanno patrocinato l’iniziativa: il Comune di Bari con l’Assessorato al Commercio e quello all’Urbanistica, l’Università e la Camera di Commercio che, insieme all’associazione “Commercianti di Via Manzoni e dintorni”, ha regalato a Pop Hub le shopper brandizzate con il nome del progetto. «Dobbiamo darci da fare e supportare queste iniziative, magari anche economicamente in futuro – ha rilanciato l’assessore al Commercio, Carla Palone -. Il progetto è importante dal punto di vista commerciale e sociale perché crea un’atmosfera innovativa. Un progetto in linea con il programma di governo del sindaco Decaro che sul riuso degli immobili in disuso punta molto, con linee di intervento specifiche. Questa tre giorni ci aiuterà a capire quali sono le potenzialità di questa strada, sperimentando anche nuove forme di commercio come i temporary shop. Abbiamo capito che il commercio tradizionale va cambiato». Un evento sperimentale, quindi, che servirà a capire «che tipo di progetto è necessario avviare in questa strada – ha spiegato Silvia Sivo, co-fondatrice di Pop Hub -. Questo è solo l’inizio». Non è solo la crisi però ad aver costretto alcune attività a chiudere, ma anche la mancanza di servizi e infrastrutture presenti nella zona, almeno secondo il presidente dell’associazione Commercianti di Via Manzoni e dintorni: «questo progetto ci dà speranza. È una scintilla che si accende. L’unica cosa che chiedo a tutti i protagonisti di questo evento, ai cittadini e ai curiosi che si affacceranno qui in questa tre giorni di passeggiare di nuovo e di riappropriarci tutti insieme del quartiere; di tornare a parlarne bene perché è troppo carico di pregiudizi. La mia richiesta all’amministrazione è il ripristino del senso di marcia di via Pizzoli e un risarcimento per via Manzoni: sono sette anni che aspettiamo una fermata del park&ride. Senza fermata siamo isolati e depauperati. Se è impossibile arrivare qui possiamo mettere le cose più belle, ma non verrà mai nessuno e altre serrande chiuderanno. È un problema di equità sociale». #CheSpettacoloViaManzoni, quindi, è più di una semplice iniziativa culturale e sociale. È un modo per riaprire il dibattito sulla valorizzazione di un angolo di città geograficamente vicinissimo al centro cittadino, ma ancora troppo isolato. Le iniziative intanto vanno avanti e domani la tre giorni si chiuderà con un una no stop di eventi dalle 10 alle 24 tra cui «Avanzi Popolo Food Store» – punto di raccolta cibo -, temporary shop, incontri operativi come quello su «Nuovi modelli per strade in crisi d’identità: economia collaborativa e politiche di rivitalizzazione», l’incontro con la lingua barese a cura dell’Accademia della lingua barese «Alfredo Giovine», «La fabbrica degli aerostati» – laboratorio dedicato ai più piccoli -, artisti di strada e clown, proiezioni, performance di danza, dj-set e concerti.