Contro Totti e soci anche il Napoli va k.o. Juve annichilita da un Rossi formato Mondiale.
Non conosce freni la Roma di Rudi Garcia. 8 partite, 8 vittorie. Anche il Napoli, secondo in classifica, si arrende al potere giallorosso. Nella notte in cui si aspettano le magie di Totti e Hamsik, le serpentine di Gervinho e Callejon, le giocate dei ragazzi terribili Florenzi e Insigne, è il bosniaco Pjanic a rubare la scena e riscuotere la standing ovation: una pennellata su punizione a fine primo tempo, un rigore a metà ripresa. Il Napoli non demerita ma la compattezza difensiva della Roma tiene e si giunge così al primo tentativo di fuga stagionale.
Primo k.o. del Napoli, primo stop in campionato anche per la Juve di Conte. È pazzo match quello del Franchi di Firenze contro la Viola di Montella: si chiude sul 2-0 per Buffon e compagni il primo tempo, in gol con Tevez (R) e Pogba. Nella ripresa i campioni in carica mancano due volte il tris e allora sale in cattedra Pepito Rossi: tripletta per, in mezzo anche la rete di Joaquin. I padroni di casa tornano alla vittoria e si riavvicinano al gruppo Champion’s. Juve a -5 dalla vetta.
Torna alla vittoria il Milan degli assenti. Ancora una volta è un gol dalla distanza di Birsa a togliere le castagne dal fuoco ad Allegri, e la vittoria di misura sull’Udinese è una bella boccata d’ossigeno. Prova opaca per i ragazzi di Guidolin, Di Natale coglie una traversa ma è troppo isolato là davanti. Quattro trasferte per l’Udinese, 0 punti, c’è da lavorare.
Continua la trionfale cavalcata del Verona. Soffre col Parma, va sotto anche per 2-1 (terzo gol in campionato di Parolo e Cassano per i ducali) ma due rigori di Jorginho ribaltano il match e Mandorlni fa festa a 16 punti, tra le grandi del calcio. Gli scaligeri sono davanti a Fiorentina e Inter.
Proprio i ragazzi di Mazzarri sono protagonisti di un incredibile posticipo all’Olimpico di Torino contro i Granata di Ventura. Dal 5′ i nerazzurri sono in 10 per il rosso ad Handanovic; Cerci si fa parare un rigore, ma i padroni di casa sono avanti con Farnerud. Strepitosa rovesciata di Guarin per il pari, Immobile manda ancora avanti il Toro. Palacio fa doppietta ed è tripudio nerazzurro. Fino al 90′. Bellomo direttamente su punizione segna una traiettoria fantastica. È 3-3 finale.
Festeggia la Genova calcistica. Il Grifone riabbraccia il ritorno a casa di Gasperini e ringrazia Gilardino: doppietta per lui e archiviata la pratica Chievo, cui non basta il momentaneo pareggio di Bentivoglio. Per Sannino è il quarto stop di fila sulla panca clivense, potrebbero essere ore decisive per il suo futuro.
Vittoria di rigore per la Samp al Picchi di Livorno. I penalty di Eder e Pozzi consegnano i primi tre punti a Delio Rossi, ma i problemi ci sono ancora. Su sponda Livorno, Nicola ha raccolto solo 2 punti nelle ultime 5 gare, ma si consola col ritorno in campo (e al gol) di Siligardi, punto fermo della promozione nello scorso anno.
Terza vittoria di fila per l’Atalanta, vittima illustre la Lazio. Cigarini per i padroni di casa orobici e Perea (prima rete italiana in campionato) per i capitolini fissano il pareggio. Denis lanciato bene sul filo del fuorigioco fredda Marchetti e confeziona un 2-1 pesante, specie per il morale dei ragazzi di Petkovic.
Torna al Sant’Elia il Cagliari dopo due anni di purgatorio e il ritorno a casa coincide con 3 punti pesanti, contro una diretta avversaria. Il Catania è avanti già al minuto numero 5 con Bergessio. Le reti di Ibarbo (anche un penalty fallito per lui) e Pinilla regalano un successo tanto atteso da tutti i tifosi sardi.
Nella sfida delle ultime, il Bologna palesa una volta di più i suoi limiti e cade anche in trasferta contro il fanalino Sassuolo. Berardi e Floro Flores i bomber neroverdi, il solo Diamanti dal dischetto non basta per l’orgogliosa rimonta. Piola incassa ancora la fiducia della società, ma bisogna invertire la rotta. E in fretta.
Claudio Mastrodonato