Michele Emiliano potrebbe essere vittima della fantapolitica?
Spesso nei ragionamenti tra amici, specie quando si parla di politici, si va oltre la propria esperienza immaginando scenari che possono sembrare fantasiosi ma che alla fine un filo logico li fa materializzare in veri e propri sospetti di congiure ordite a danno del malcapitato di turno.
In Parlamento, qualche amico e collega mi raccomandava di stare lontano dai “fili dell’alta tensione” per non correre il rischio di restare folgorato. Non ho mai dato ascolto ai suggerimenti e nel 2001la mia parte politica decise che era meglio che restassi a casa e non venni ricandidato senza ottenere alcuna motivazione.
Quando ho letto di Emiliano, delle cozze avvelenate, dei commenti subdoli di chi aveva taciuto per anni ottenendone in cambio probabili cortesie ( Emiliano è sempre stato un generoso!), ho pensato subito che il sindaco di Bari era andato oltre il seminato e si era fatto male.
Emiliano già dal 2000, osannato da Repubblica e da altri giornali si impone come candidato sindaco, diventa un personaggio popolare molto gradito alla pubblica opinione reduce della stagione della corruzione politica di tangentopoli, e nel 2004 vince le amministrative del comune di Bari e stravince nel 2009, distanziando il suo avversario On. Di Cagno Abbrescia di circa 20 punti percentuale.
Questa ultima vittoria politica del sindaco magistrato, ha cominciato secondo la mia fantapolitica, a far nascere nei vertici romani la convinzione di doversi cominciare a preoccupare.
Dal 2009 Emiliano cresce ancora politicamente e questa scalata, questa sua voglia di crescere ed ambire ad obiettivi più prestigiosi cominciano a creargli antipatie e gelosie contestualmente all’avvio di una inchiesta giudiziaria su una famiglia di imprenditori baresi, indicati come amici e sostenitori del sindaco.
Titolare dell’inchiesta la nota magistrata Pirrelli, moglie del magistrato scrittore Gianrico Carofiglio, senatore in carica del PD, che dopo circa quattro anni emette una serie di provvedimenti di restrizione della libertà, nei confronti di tecnici del comune di Bari e dei componenti della famiglia De Gennaro titolari della impresa omonima Ovviamente nulla quaestio sull’inchiesta,si tratta solo di fortuite circostanze,e la Giustizia è Giustizia, con tutte le conseguenze che ci sono state.
A questo punto potrebbe finire quì l’ambizione politica del sindaco di Bari e la già scontata candidatura alla successione di Nichi Vendola alla regione Puglia, a meno che il tutto, come è avvenuto per tante inchieste non si sgonfi e rimetta le carte al loro posto.
Il dubbio comunque c’è: chi aveva ed ha interesse a mettere fuori gioco Michele Emiliano?Il Sindaco di Bari ha sbagliato ipotizzando una probabile lista civica nazionale con De Magistris ed una parte dell’IDV?, questa ultima iniziativa probabilmente a infastidito qualcuno?Sono certamente ipotesi, ma provate a ragionare e a far quadrare i fatti. Qualcuno ha mai immaginato cosa sia la trasversalità tra i vertici della politica nazionale?Fingono di litigare per dividerci ed a guadagnarci sono solo loro e sempre loro assieme ai potenti delle finanze.
A differenza di quello che pensano gli altri, mi dispiace di Emiliano anche se non mi meraviglio di quello che è accaduto, ma sorrido nel vedere scandalizzati certi personaggi già con un piede nella Giunta di centro sinistra, e di certi altri che per anni hanno osservato il dovuto e ossequioso silenzio.
Lucio Marengo