Questa mattina il Presidente della Regione Nichi Vendola si è recato in Tribunale per l’udienza preliminare che lo vede imputato per abuso d’ufficio in concorso con l’ex direttore generale dell’ASL Bari, Lea Cosentino. Per Vendola sono stati chiesti venti mesi di reclusione. La sentenza è attesa per il 31 ottobre.
Grande tranquillità accompagna il Governatore in queste ore, ma la notizia del giorno è che Vendola, qualora fosse giudicato colpevole, si ritirerebbe a vita privata. Come egli stesso ha dichiarato: “: “Sono assolutamente tranquillo. Ma se dovessi essere condannato mi ritirerei dalla vita pubblica […] è del tutto ovvio che una sentenza di condanna, sia pure relativa a un concorso in abuso di ufficio per me sarebbe un punto di non ritorno, segnerebbe il mio congedo dalla vita pubblica. Ma una sentenza ispirata a verità e giustizia credo che restituirà a me ciò che mi è dovuto cioè la mia totale innocenza”.
Lo ricordiamo, Nichi Vendola e l’ex-Direttore Generale dell’ASL Bari Lea Cosentino furono rinviati a giudizio dalla Procura di Bari con l’accusa di concorso in abuso d’ufficio in relazione al concorso da primario di Chirurgia Toracica all’ospedale San Paolo di Bari, vinto dal professor Paolo Sardelli.
L’annuncio del Presidente merita rispetto e rende all’uomo Nichi Vendola dignità e onore, qualità rare negli ambienti della politica, specie in questi tempi. Ora si attende l’esito della sentenza previsto per il prossimo 31 ottobre.
Antonio Curci