Dopo appena cinque giorni dalla notizia della riattivazione del servizio del bus navetta all’interno della necropoli barese e le rassicurazioni da parte del vice sindaco Vincenzo Brandi su quanto avrebbe fatto entro le 24 ore successive alla riattivazione, in merito alla totale mancanza di una indicazione “evidente” sullo stesso mezzo riportante “BUS NAVETTA GRATUITO” quindi visibile alla gente, e idonea segnaletica con indicazione del servizio attivo sul palo del capolinea all’ingresso di via Tommaso Fiore, il consigliere comunale Michele Caradonna, ha fatto un sopraluogo in queste ore e ha dovuto prendere atto che nulla è stato fatto.
“Tra l’altro all’interno del mezzo – sottolinea Caradonna – come dichiarato dallo stesso Brandi, dovrebbero trovare posto a sedere 5 persone e in piedi altre 5, ma per queste ultime non sono tuttora presenti, dei poggia mano ai quali potersi mantenere…mettendo a rischio l’incolumità di chi ha bisogno di un appoggio su di un mezzo in movimento”.
Caradonna, durante l’avvio del servizio, aveva fatto notare al vice sindaco che il mezzo costato € 7.500,00 era anche sinistrato, in quanto riportante una evidente ammaccatura sul lato anteriore sinistro. Tanta l’amarezza e la delusione oggi per un’attesa lunga anni e poi…un servizio pubblico scadente, un mezzo sinistrato costato troppo, e mancanza di comunicazione interna alla necropoli sulla riattivazione del servizio e/o direttamente sul mezzo.
In occasione del sopraluogo, l’attenzione del consigliere comunale è stata richiamata da alcuni cittadini sullo stato dei bagni interni alla necropoli e la difficoltà del personale addetto alle pulizie nel dare decoro a dei locali fatiscenti.
Nei bagni per gli uomini i servizi sanitari “urinatoi” sono tre, due dei quali fuori uso, il terzo con un tubo di scarico rotto, che perde “liquidi” su un cartone posizionato sul pavimento, facendo venir meno le più elementari regole igienico-sanitarie e, creando grande disagio in chi lo deve quotidianamente pulire, raccogliendo quanto si possa immaginare da quel cartone. Invece nel bagno per i diversamente abili il lavandino sotto il quale trova spazio la carrozzella di chi si vuole lavare le mani, c’è un buco enorme che oltre a far cadere l’acqua direttamente sulle gambe della persona, potrebbe arrecare ferite e incidenti a causa della porcellana rotta. Senza idoneo serramento la porta nel bagno delle signore, che necessita di qualcuno che dall’esterno avvisi che lo stesso è occupato.
“Quasi non credevo a quanto stavo guardando, sono davvero seccato di questi atteggiamenti superficiali e mancate supervisioni dei servizi, – conclude Caradonna – Basta! Un mezzo messo a disposizione di anziani e diversamente abili o per chi ha problemi di deambulazione deve rispettare le norme basilari sulla sicurezza stradale ed essere visibile alla gente, per il servizio che svolge. Al Sindaco Decaro, chiedo di restituire dignità, ai baresi che devono utilizzare i bagni pubblici è infatti inaccettabile questo stato di degrado che non rispetta le norme igenico-sanitarie.”
La redazione