«Non farei questo mestiere se non avessi visto Ladri di biciclette». Con questa dedica a Vittorio De Sica, il regista svedese Roy Andersson festeggia la vittoria del Leone d’Oro alla 71ª Mostra del cinema di Venezia. Il suo film, Un piccione su un ramo che riflette sull’esistenza, ha conquistato la giuria presieduta dal compositore francese Alexandre Desplat e composta, tra gli altri, da Carlo Verdone e Tim Roth.
Secondo classificato il russo Andrej Konchalovskij, premiato per Le notti bianche del postino, mentre il Gran premio della giuria è stato assegnato al documentario The look of silence dell’americano Joshua Oppenheimer. Il riconoscimento Marcello Mastroianni per il Miglior giovane attore è andato al quindicenne Romain Paul, interprete del film di Alix Delaporte, Le dernier coup de marteau.
Trionfa anche l’Italia con l’intenso Hungry hearts di Saverio Costanzo. Il film, infatti, porta a casa le due Coppe Volpi assegnate ad Alba Rohrwacher e ad Adam Driver per le migliori interpretazioni. Nella sezione Orizzonti, invece, è stato premiato Belluscone – Una storia siciliana di Franco Maresco. Restano a bocca asciutta Elio Germano (che ha interpretato Giacomo Leopardi in Il giovane favoloso di Mario Martone), e Abel Ferrara con il suo personale Pasolini.
Soddisfatti di quest’edizione, gli organizzatori della Mostra, Alberto Barbera e Paolo Baratta, promettono che Venezia ’72 (in programma dal 2 settembre 2015) sarà ancora più ricca di bel cinema italiano e internazionale.
Giovanni Boccuzzi