Egr. Direttore (de “La Gazzetta del Mezzogiorno”),
ho ricevuto questa mattina non poche telefonate di amici che mi chiedevano ragguagli in merito alla indagine della Corte dei Conti sollecitata dal bravo cons. Massimo Posca che non poteva non conoscere alcune verità che sono importanti da chiarire.
Quando il dott. Emiliano con cui non condivido le scelte ideologiche ma che è pur sempre il sindaco dei baresi e quindi anche il mio, mi chiese di mettere a disposizione della città la mia esperienza di cinquant’anni di politica, a costo zero, lo ringraziai per il fatto che un avversario aveva ritenuto di gratificarmi (cosa che non ho mai ricevuto dalla mia parte politica) e gli chiesi di specificare nella lettera di nomina che la mia collaborazione era ed è sempre stata a costo zero.
Non mi sento quindi risentito per essere eventualmente stato accomunato con chi riceve prebende sia pure giustificate,bensì per un giornalismo che dovrebbe essere più attento ai problemi della città come per esempio il numero delle commissioni consiliari a cui ogni giorno i consiglieri comunali partecipano e che incidono sui costi della Pubblica Amministrazione.
La corte dei Conti credo non abbia propri organismi di controllo sugli sperperi delle amministrazioni e quando qualcuno vorrà, proprio per la esperienza che ho, sarò a disposizione per elencare tutta una serie di sprechi, come le fontane del lungomare,il cavalcavia di via S. Giorgio mai collaudato,i parchi realizzati e abbandonati e così via.
Credo infine, trattandosi di decoro urbano,che il cons. Posca farebbe bene a sollecitare severe punizioni per gli sporcaccioni che quotidianamente nei pressi del suo ufficio in C-V. Emanuele imbrattano in maniera stomachevole la pavimentazione sino ai cassonetti dei rifiuti.
Credo che il quotidiano on line del quale mi onoro esserne vice direttore, “Made in italy Notizie”, dedicherà molto spazio e foto al degrado di questa nostra città che sfugge all’attenzione di 46 consiglieri comunali.
Lucio Marengo