E’ deprimente leggere di continue vicende di malcostume, di compravendita di sentenze, di tangenti a funzionari dello Stato, a magistrati, e a liberi e noti professionisti della città, ma quello che infastidisce più di ogni cosa è che qualcuno si meravigli ancora.
S. Chiara prima fu derubata e poi si difese con i cancelli di ferro; un modo come un altro di per dire, tutti sapevano ma nessuno ha provveduto a mettere in atto provvedimenti finalizzati alla prevenzione di quegli stessi atti che si ipotizzavano che avvenissero.
Storia di ordinaria depravazione che non riguarda solo la Commissione Tributaria di Bari ma che è diventata da anni una piaga sociale che non si riesce ad estirpare.
La tolleranza, il falso perbenismo, l’accumulo di troppi incarichi affidati ad una sola persona, ai geni insostituibili che sono molto ricercati in questo periodo, deve finire; chi rompe paghi e chi ruba deve andare in galera!
Ci eravamo scandalizzati dei ventisette incarichi ricoperti dal sig. Mastrapasqua pupillo di Gianni Letta consigliere particolare del Cav. Silvio Berlusconi ed invece non sapevamo del dott. Treglia, uomo di fiducia di chi “può”, incappato nella rete della Guardia di finanza ma comunque titolare di incarichi come presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti, Consigliere e Presidente del Comitato di Gestione della Clinica S. Maria, Curatore fallimentare dei supermercati Carlone e di numerose altre aziende, è stato revisore dei conti dell’Amministrazione comunale di Bari dove detiene ancora l’incarico di consulente amministrativo dell’ Amgas.
A proposito poi delle curatele fallimentari, siamo certi che prima o poi qualcosa succederà, perché sono tante le perplessità sulla durata eterna delle stesse curatele che finiscono solo per essere redditizie per i curatori che non sappiamo come vengono nominati e perché gli incarichi si concentrano sempre a favore degli stessi personaggi.
Se vogliamo consolarci, nessuno deve ritenere che queste cose succedono solo a Bari anzi, forse a Bari si decidono le piccole questioni mentre a Milano, a Torino,Roma ed in tutte le grandi città, quello che accade è meno appariscente, ma accade!
Normalmente non si ringrazia un magistrato quando accerta uno scandalo, ma noi che tutto sommato ci sforziamo di credere in una Giustizia giusta ci auguriamo che quello che è accaduto a Bari non si trasformi nel solito fuoco di paglia come è accaduto per il processo alla missione Arcobaleno.
Lucio Marengo