In questi giorni, nelle pubblicità della Rai (http://www.expo.rai.it/carta-di-milano-expo2015/) che annunciano l’ormai prossimo inizio di “Expo 2015” a Milano e lo stato di avanzamento dei lavori nei diversi padiglioni, si sta iniziando a parlare della “Carta di Milano”. Si tratta di un documento molto importante che nascerà con l’obiettivo di dare un significato più profondo alla grande manifestazione di Milano relativa ai temi della nutrizione, della sicurezza e della sostenibilità alimentare, alla stesura del quale parteciperanno diversi protagonisti del mondo politico, scientifico ed imprenditoriale insieme ai cittadini e alle associazioni che vi contribuiranno e lo sottoscriveranno.
Con la “Carta di Milano”, pensata da Umberto Veronesi e discussa nel corso del convegno “Expo incontra Milano” tenutosi a Milano a febbraio 2011, si fisseranno degli obiettivi concreti da raggiungere per ciascuno dei temi di “Expo 2015”; saranno quindi previsti, nel documento, progetti per ridurre gli sprechi alimentari e per rendere possibile un livello di nutrizione adeguato per tutte le popolazioni, per ridurre lo sfruttamento ambientale e per definire nuove e più sostenibili politiche energetiche.
La Carta arriverà a New York, alle Nazioni Unite e contribuirà alla discussione sugli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (primo fra tutti il problema della fame e della povertà) che dovevano essere raggiunti entro il 2015 e sui nuovi Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.
Il prossimo 7 febbraio durante l’evento “l’Expo delle Idee”, al quale parteciperanno il premier Matteo Renzi e il ministro delegato all’Expo Maurizio Martina, saranno organizzati circa 40 tavoli di lavoro sui seguenti 4 temi: sviluppo sostenibile tra economia, ambiente e società; culture, identità e stili alimentari; agronomia, nutrizione, economia del cibo; Milano/Italy tra smart e slow city.
Il materiale prodotto durante questa intensa ed importante giornata costituirà la base della “Carta di Milano” che rappresenterà l’eredità immateriale e culturale dell’Expo, che sarà definita successivamente attraverso una consultazione aperta a istituzioni e società civile e firmata durante l’Expo.
Cristina De Ceglie