Anche Angela Merkel sarebbe stata spiata dagli americani. Gleen Greenwald, il giornalista americano che custodisce i file della “talpa” del Datagate, Edward Snowden, ha dichiarato all’Espresso che “la Nsa porta avanti molte attività spionistiche anche sui governi europei, incluso quello italiano”. Il giornalista ha aggiunto che “i servizi segreti italiani hanno avuto un ruolo nella raccolta di metadati”, anzi pare che ci fosse un “accordo di terzo livello con l’ente britannico che si occupava di spiare le comunicazioni”. In buona sostanza il nostro Paese non sarebbe stato solo oggetto di spionaggio da parte degli 007 statunitensi, ma alcuni nostri uomini dei servizi segreti, stando a quanto dichiarato da Greenwald, avrebbero collaborato con l’Intelligence britannica che a sua volta avrebbe scambiato le informazioni raccolte con la National Security Agency (Nsa) americana.
Viviane Reding, il commissario alla Giustizia, è convinta che l’Europa debba dare una risposta “forte e univoca” agli americani. Intanto il ministro degli Esteri tedesco ha convocato l’ambasciatore americano per chiedere spiegazioni circa le intercettazioni del cellulare della cancelliera Angela Merkel che quest’oggi incontrerà il presidente francese Francois Hollande a margine del vertice europeo previsto proprio per questo pomeriggio a Bruxelles. E’ facile intuire che i due leaders discuteranno anche del caso “Datagate” per far fronte comune contro le intromissioni USA nelle comunicazioni telefoniche europee.
Ieri la cancelliera tedesca ha chiamato personalmente Barack Obama chiedendo spiegazioni su quanto accaduto, ma il portavoce del presidente avrebbe negato ogni responsabilità.
Antonio Curci – curci@radiomadeinitaly.it