Tutti i nodi vengono al pettine, ma spesso accade solo a favore di personaggi particolari oppure di chi ha soldi da spendere. Lo svolgimento di queste recenti elezioni amministrative della nostra città, hanno toccato il fondo del barile per la organizzazione molto approssimativa, che forse non si verifica neppure nei Paesi dove la democrazia è solo una parola senza senso. Gabine di voto al limite della legittimità perchè non consentivano la corretta visione completa della scheda elettorale formato lenzuolo, in quanto la base di appoggio era di appena 25 cm. circa. Nel seggio al momento dello spoglio, circa 40/50 persone, tutti rappresentanti di lista ovviamente a pagamento, che impedivano le normali operazioni di spoglio. Impreparazione della maggioranza dei presidenti di seggio e degli scrutatori, pseudo rappresentanti di lista a pagamento, e gli osservatori dei candidati. Insomma ci sono state tante anomalie strane che andrebbero verificate della Prefettura di Bari anche per tranquillizzare parte dei candidati che ipotizzano una eventuale sottrazione di votie che non hanno i soldi per fare ricorsi. Fatto sta che la candidata sindaco Desirè Digeronimo ha ottenuto in breve una’attenta verifica dei voti assegnati, degli errori commessi, ci auguriamo involontari, ed ha recuperato il seggio per se e quindi la sua giusta elezione in consiglio comunale. Siamo contenti di questo risultato che ha rotto il muro di concordata omertà da parte di chi non era interessato a fare chiarezza. Con la Digeronimo in consiglio comunale forse rinasce una opposizione che per anni Michele Emiliano non ha mai avuto.
Lucio Marengo