“La nostra è una Costituzione – dice Nicola Magrone, presidente onorario del movimento Italia Giusta e Sindaco di Modugno – che non ha bisogno di alcun adattamento. È uno strumento che tutela tutti e che sta perfettamente nel nostro tempo. Contrariamente a quanto vogliono far credere gli autori delle riforme, difendere la Costituzione non significa affatto riportare indietro le lancette dell’orologio. No, difenderla significa chiedere che sia finalmente attuata così com’è, almeno quella che ci ritroviamo dopo svariate modifiche. Significa pretendere che siano applicate le sue affermazioni di principio che sono all’avanguardia nel difendere la dignità del cittadino. La riforma del Senato è una provocazione: se passa, da cittadini saremo solo chiamati a mantenere economicamente dei non eletti. Una farsa che mantiene l’apparato ma toglie il diritto di voto. Le riforme che comportano l’eliminazione del diritto di voto rischiano di abituare il cittadino a non votare. Una farsa della democrazia e una china pericolosissima. Provocatoria è la tesi della riduzione dei costi. Infatti i costi non si riducono diminuendo il numero dei parlamentari senza toccare i loro privilegi. I costi si riducono, invece, se si abbassano i loro stipendi e si toccano i loro privilegi, e basta. Vogliamo vincere con il NO perché non vogliamo che cambi ulteriormente in peggio una Costituzione già sfregiata. Dunque, dopo aver vinto non ci fermeremo, vogliamo riportare la Costituzione a com’era prima della pessima riforma del titolo V fatta dal centrosinistra.”
Durante il convegno promosso dal movimento Italia Giusta secondo la Costituzione, la dott.ssa Rosa Scardigno, assessore ai Servizi Sociali nel Comune di Modugno, svolgerà alcune riflessioni su come l’applicazione o la disapplicazione dei principi costituzionali incida enormemente nella vita reale delle persone. All’avvocato Michele Doronzo il compito di spiegare quanto può succedere ad ottobre col referendum con uno sguardo particolare alla compressione dei diritti delle persone nella malaugurata ipotesi che non prevalga il NO alla riforma costituzionale varata dal Parlamento italiano. Intervento conclusivo di Nicola Magrone.
A Modugno, martedì 28 giugno, alle ore 19.30, nell’ex cinema Oratorio di via X marzo
La redazione