A Bari il sindaco De Caro annuncia l’avvio della disinfestazione dalle blatte. Si inizierà dal centro città che in piena estate è affollatissimo, si fa per dire, di cittadini. Si concluderà l’operazione nel centro di Palese e Santo Spirito. Tutti e cinque i Municipi , come annunciato dai portavoce del sindaco, sono interessati. Ma a leggere bene, si denota come tale disinfestazione sarà selettiva: salterà piè pari il lungomare di Palese e Santo Spirito. Per i pochi che non lo sanno l’habitat naturale delle blatte prevede clima umido e il mare spesso produce umidità e soprattutto si riproducono tra i rifiuti. Venghino, venghino signori le sere d’estate dove prosperano le rivendite in roulotte di panini e rosticcerie mobili, dove braci improvvisate sul mare vendono polpi e carni arrostite di dubbia provenienza a qui segue accumulo di rifiuti di ogni genere. E lì altro che blatte, topi di grossa taglia, mosche anche coprofaghe per la presenza di escrementi di varia provenienza, anche umana per la cronica mancanza di servizi igienici. E si tratta di un lungomare di 8 chilometri, dimenticato da codesto sindaco, tant’è che non è stato citato nel suo programma elettorale.
E mi direte: e l’ufficio igiene del Comune? Assorbito dall’ASL distratta e poco previdente. E sono passati da poco quarant’anni dall’epidemia di colera? L’emergenza sanitaria, credetemi, è meglio non ricorrerla mai. E ricordiamolo ancora una volta: il sindaco è il primo responsabile e tutore della salute dei cittadini tutti.
Leonardo Damiani