Il fenomeno del mecenatismo, molto incoraggiato nei Paesi europei come Francia, Gran Bretagna e Germania non è largamente diffuso nel nostro Paese dove l´arte non è purtroppo sostenuta da provvedimenti ed interventi legislativi mirati. In questo nuovo secolo l´arte ha cambiato pelle diventando, a causa della grave crisi economica che stiamo attraversando, più utilitaristica, mirata ed essenziale.
Ed ecco che l´attenzione verso l´arte e la cultura in momenti di difficoltà siano messe in secondo piano con un Governo che attua dei tagli consistenti nei confronti del Ministero dei Beni Culturali.
Quali sono quindi le risorse dalle quali attingere fondi per tutelare il nostro patrimonio culturale ed artistico? In un paese come l´Italia, nel quale le risorse economiche per finanziare e sostenere il patrimonio artistico e culturale sono limitate ed insufficienti, è di fondamentale importanza, come si verifica all´estero, il contributo spontaneo dei privati; la nascita di un mecenatismo privato destinato a crescere in maniera esponenziale che incrementi le iniziative per valorizzare il patrimonio culturale.
La legislazione fiscale italiana favorisce questo gruppo di fonti di erogazione perché permette la piena deduzione del reddito solo delle somme erogate dalle imprese, mentre i singoli cittadini possono detrarre dall’imposta lorda il 19% della donazione ma non è sufficiente.. dovrebbe essere innalzato almeno al 50% il tetto di detrazione. Inoltre i musei sono strutture statali con mancanza di autonomia, premessa che rende problematica la donazione da parte di privati o piccole sottoscrizioni. Un segnale di ottimismo potrebbe essere il ripensare gli incentivi fiscali per il cittadino ed attrezzare gli impianti museali ad accogliere le donazioni dei privati. Il grande apporto è quella di una politica di sensibilizzazione all’amore per l’arte e al patrimonio culturale, rafforzando il senso civico attraverso campagne di comunicazione che mostrino l’importanza per la collettività della donazione.
Pierangela De Benedittis