SIRIA – Oggi, gli ispettori dell’Opac sono entrati a Duma, la città siriana colpita dall’ormai celebre attacco chimico lo scorso 7 aprile. Sono proprio i media siriani a raccontarlo. La visita e le relative ricerche si sono protratte sino al tramonto.
Lo scopo del sopralluogo è stato valutare e verificare l’infondatezza delle accuse di attacco chimico contro Assad e i suoi alleati, tra cui spicca la Russia, da parte degli Usa, Francia e Inghilterra. Per “ragioni di sicurezza”, il governo siriano e le autorità russe, presenti stabilmente nel paese, non avevano dato il via libera all’Onu di rilasciare l’autorizzazione formale agli ispettori Opac per recarsi a Duma, pattugliata dalla polizia siriana e da quella militare russa.
I militari russi dicono di aver trovato un laboratorio a Duma utilizzato dai miliziani per fabbricare armi chimiche. “Un laboratorio chimico e un deposito di sostanze chimiche sono stati trovati durante un’ispezione a Duma”, ha detto alla tv Rossiya-24 Alexander Rodionov, un portavoce delle truppe radiologiche, chimiche e biologiche in Siria. “Durante l’ispezione, gli specialisti hanno scoperto sostanze chimiche bandite. Inoltre hanno trovato un contenitore di cloro simile a quello usato dai miliziani per mettere in scena il falso attacco chimico”, ha detto Rodionov secondo Interfax. “Si può concludere – ha aggiunto ancora Rodionov – che questo laboratorio è stato usato dai gruppi armati illegali per creare agenti tossici”. Una fossa comune con circa 30 cadaveri è stata, inoltre, scoperta sempre a Duma, secondo quanto afferma la tv di Stato siriana citando fonti militari.
“Chiediamo ai paesi occidentali responsabili dell’attacco illegale in Siria di smettere di manipolare l’opinione pubblica e interferire nel lavoro delle organizzazioni internazionali”. In questo modo, la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova risponde alle accuse di Parigi. Zakharova ha sottolineato, pertanto, che il ritardo subito dagli esperti dell’Opac è dovuto “alle ultime sacche” di miliziani presenti a Duma. A riportarlo è Interfax.