Oppido Mamertina (Reggio Calabria) – Nella stessa regione dove poche settimane fa Papa Francesco aveva scomunicato pubblicamente tutti i mafiosi davanti a 200 mila persone avviene anche che alcuni preti, a dispetto di quelli che ostinatamente combattano la mafia, si inchinino davanti ai boss e facciano ripetere il gesto anche alle statue dei santi. È accaduto lunedì scorso (anche se la notizia è stata diffusa dal Quotidiano della Calabria solo ieri) a Oppido Mamertina, in provincia di Reggio Calabria, dove era in corso la tradizionale processione della Madonna delle Grazie. Ad un certo punto però la processione si è interrotta e la statua è stata fatta fermare davanti alla casa di un presunto boss mafioso costretto ai domiciliari per motivi di salute. Lo stop è durato meno di mezzo minuto ma è bastato ai portatori per piegare la statua verso la casa del boss come in un inchino. A questo gesto ne è seguito uno altrettanto clamoroso da parte del maresciallo che insieme ai due carabinieri che accompagnavano la statua ha abbandonato la processione in segno di protesta. Nessun altro presente, né tra le autorità civili né tra quelle religiose, ha però seguito l’esempio, continuando invece la processione come se nulla fosse successo, continuando a riverire uno di quei boss che il Papa vorrebbe scomunicare.
Mirko Viola