Dietro la concessione di questo bonus di circa venti euro al mese, si nasconde molto probabilmente l’aumento dell’aliquota più bassa dell’IVA, e tutta l’altra serie di balzelli, di aumenti dei prodotto di largo consumo come carburanti. L’aumento dell’Iva già operato dal 21 al 22% avrebbe dovuto dovuto comportare il conseguente aumento dei prezzi in maniera poco sensibile, invece come sempre accade, nessuno va a chiedere ad un operatore commerciale, anche ambulante come ha calcolato il suo aumento? Forse ha approfittato di questo aumento per aggiornare il suo listino prezzi ed aggiornare a modo proprio il tariffario? Questa mattina ci siamo recati in un mercato rionale per verificare i prezzi che ogni giorno vedono gli acquirenti fare come facevano le nostre mamme cinquant’anni fa, fare su e giù per il mercato, scegliere primo il prezzo più conveniente e poi e poi possibilmente assicurarsi una qualità più o meno buona. Le olive nere da friggere, 4 euro al chilo (ottomila lire di dieci anni fa quando lo stesso prodotto costava molto molto meno) ed in questa proporzione gli ortaggi, le verdure. C’è un’aria triste in giro e chi non si rende conto dal vivo non può comprendere il dramma di chi,tutti i santi giorni è costretto a fare i conti con gli spiccioli, rinunciando qualche volta magari anche al giorno dopo l’acquisto cibo desiderato. Ora apparentemente ci erogano questa mancia mentre sono previsti altri aumenti perchè la incapacità dei Governi che si susseguono è un fatto di sempre perchè chi ha la pancia piena non crede a chi invece è costretto a privarsi del minimo necessario. Anche questo Esecutivo vende fumo e regala illusioni, ma ora ha pochi alibi per dimostrare di avere le capacità, ma nessuno speri nei miracoli.
P.F.Marengo