Il Vangelo narra che Elisabetta, quando non ci sperava più, aspettava Giovanni nell’età della menopausa. Tutti sappiamo come andò a finire. Lì fu un miracolo che per definizione è un evento raro, eccezionale, fuori da ogni legge biologica o scientifica. Nei giorni nostri desiderare una gravidanza a cinquant’anni è un fatto normale . La cantante famosa, il caso della sessantenne che ha perso il figlio giovane e che vuole ritrovare nel figlio in arrivo la consolazione sono casi che balzano agli onori della cronaca. Da ciò scaturisce il ricorso al ginecologo che si dichiara possibilista: basta cercare una donna che ti vende i suoi ovociti, il seme del marito, se è vivente, o del donatore ed il gioco è fatto. Da qui si moltiplicano i viaggi in Spagna con studentesse che alimentano il mercato dei loro gameti.E poi c’è chi sostiene di non essere in menopausa e quindi possa essere fecondata in modo naturale: al limite qualche puntura di ormoni stimolanti che a grandi dosaggi nel tempo possono procurare tumori ovarici ed anche qui si deve ottenere il risultato. Chi l’ha detto che una donna di cinquant’anni sia diversa da una ventenne?
La natura che ha previsto determinati tempi della donna che vanno dai venti ai trenta anni, epoca in cui le ovulazioni sono più cicliche e la qualità degli ovociti è al top, è ancora una volta manipolata, tradita. E’ noto la maggiore incidenza di abortività oltre i trentacinque anni e della presenza di sindromi genetiche, cromosomopatie proprio perchè gli ovociti nel tempo hanno una funzionalità minore. E questo è un dato non correggibile con terapie, prevedibile sì con analisi pregravidiche.
E’ un mondo che ha ritenuto di sostituirsi alla creazione, di programmare secondo proprie esigenze con le conseguenze che ben conosciamo. Una minore fertilità maschile con diminuzione sia del numero che della qualità degli spermatozoi, aumento di malattie della donna come l’endometriosi che procurano sterilità. Aumento della temperatura atmosferica? Inquinamento? Tante le ipotesi, tutte plausibili, sempre dibattute. Soluzioni terapeutiche? Non definitive. Al limite un miglioramento con la terapia medica e chirurgica dell’endometriosi, scarse per l’uomo.
E torniamo allora all’inizio: sperare nel miracolo? No, l’evento eccezionale accade ogni volta che nasce un bambino che è l’unica, assoluta novità in quel preciso momento nella storia dell’umanità.
Leonardo Damiani