Alle prime luci dell’alba, è stata data esecuzione, dai militari della
Compagnia di Andria, ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere,
emessa dal GIP del Tribunale di Trani, su richiesta della locale Procura
della Repubblica, nei confronti di un soggetto ritenuto responsabile di
tentate estorsioni, incendio, danneggiamenti, in danno di diversi
commercianti del luogo, nonché ricettazione di materiale esplodente. A
finire in manette un incensurato, al di sopra di ogni sospetto, D.E., 48enne
del luogo.
Il provvedimento scaturisce a conclusione di un’attività di indagine avviata
nello scorso gennaio, dal Nucleo Operativo della Compagnia dei Carabinieri
di Andria, a seguito di una denuncia presentata da un commerciante del ramo
automobilistico che aveva ricevuto diverse telefonate minatorie ed
estorsive. Una ulteriore denuncia, dello stesso tenore, veniva sporta al
Comando Stazione Carabinieri di viale Gramsci da un altro commerciante del
settore degli arredi: quest’ultimo, fra l’altro, destinatario di un
attentato esplosivo di fabbricazione artigianale, collocato nel portone
d’ingresso della propria abitazione. Immediati accertamenti tecnici e
telematici, consentivano di stabilire che le richieste estorsive provenivano
dalla stessa fonte, e che le stesse venivano effettuate da un utenza
cellulare mobile intestata ad un cittadino straniero residente in un’altra
regione.
L’inchiesta, sostenuta da attività tecniche e dinamiche, ha consentito di
identificare l’estorsore e l’autore materiale dell’attentato del febbraio
c.a. in D.E., e di rinvenire presso la propria abitazione, a seguito di
perquisizione, fra le altre cose, diversi apparecchi cellulari, fra cui
quello con il quale effettuava le richieste estorsive, con ancora inserita
la scheda telefonica, nonché alcuni biglietti con annotati i nominativi
delle persone sotto estorsione.
Il lavoro paziente e meticoloso dei militari, ha consentito di individuare
l’esercizio commerciale in cui venivano effettuate le ricariche, nonché di
risalire materialmente, mediante servizi di osservazione pedinamento e
controllo, a chi materialmente aveva la disponibilità del cellulare con cui
venivano fatte le richieste estorsive.
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