Andata degli ottavi di Europa League amari e sotto tono per la capolista.
La Juventus non riesce, nonostante il gol iniziale del solito inesauribile e onnipresente Arturo Vidal, a domare e ad archiviare la pratica del passaggio del turno contro una tenace e ben disposta in campo Fiorentina, memore evidentemente degli errori nella partita di domenica scorsa allo Stadium.
La squadra di Conte ha iniziato a spron battuto il primo tempo, aggredendo l’avversario come ormai la squadra bianconera aveva fin troppo bene abituato i suoi tifosi.
Poi, raggiunto il gol, la Juventus si è lentamente spenta, evidenziando un preoccupante calo atletico e agonistico che ha lasciato il campo e l’iniziativa ai viola.
La squadra di Montella ha così conquistato le chiavi del centrocampo, dove il peso specifico di gente come Borja Valero si è fatto notare, e ha cominciato a imbastire un possesso palla che ha costretto la Juventus a guardare l’avversario che, piano piano, cominciava a rendersi pericoloso dalle parti di Buffon.
Il pressing viola sui portatori di palla avversari, si è concretizzato a circa un quarto d’ora dal termine dell’incontro, quando un redivivo Mario Gomez, entrato al posto dell’ex Matri, ha trafitto con un preciso diagonale il portiere della nazionale.
A nulla è valso il tardivo risvegliarsi dal torpore generale della squadra di Conte nei minuti conclusivi del match, quando ormai la Fiorentina aveva preso le misure ai bianconeri: il forcing finale ha solo portato a un probabile stiramento per Marchisio.
Giovedì a Firenze, nella gara di ritorno, si prospetta una vera e propria corrida, ma se la Juventus è quella vista ieri sera, per la Fiorentina non sarà troppo complicato passare il turno.
Andrea Alessandrino