Si è fatto notare da poco sulle tavole degli Italiani…sulle tavole pugliesi soprattutto.
Fino a poco fa considerato un vino di “serie b”, a metà tra il rosso veterano e l’ elegante vino bianco,ora anche il rosato sta conquistando la dignità di Signore di convivi.
Il 20 e il 21 aprile ci saranno a Bari (Villa Romanazzi Carducci)le selezioni per partecipare al primo concorso enologico nazionale Vini Rosati d’ Italia. L’ iniziativa è stata indetta dall’ Assessore regionale alle Risorse Agroalimentari , Dario Stefano.; in collaborazione con il Ministero delle Politiche Agricole.
Potranno partecipare al concorso i vini rosati tranquilli e frizzanti a Denominazione di Origine Protetta (DOP) e a Indicazione Geografica Protetta (IGP), nonchè vini spumanti DOP e Vini Spumanti di Qualità prodotti e imbottigliati in Italia, presentati da viticolori, vinificatori in proprio, cantine sociali e aziende commerciali e industriali.
L’ obiettivo è valorizzare la produzione di un prodotto ad alto potenziale, non ancora molto conosciuto. Un’ idea piuttosto comune è che questo vino sia ottenuto mediante miscela…questa pratica in realtà può avvenire, ma è del tutto illegale. La produzione di vino rosato prevede delle tecniche peculiari
La premiazione avverrà il 5 maggio ad Otranto, che sarà anche giornata d’occasione per affrontare un dibattito sulle prospettive di mercato del rosato.
Per maggiori info http://www.concorsorosatiditalia.it/
Claudia Morelli