Come trascorrere un ferragosto all’insegna del buon cinema? Tra un tuffo in mare e una corsa sul bagnasciuga, occorre concedersi un attimo di relax su una sedia a sdraio, scompigliati da un ventilatore e rinfrescati da un buon cocktail. Un film non banale e ideale per questo afoso mese estivo è Pranzo di ferragosto.
La pellicola, scritta e diretta da Gianni Di Gregorio, ha per protagonista lo stesso Gianni che, giunto alla mezza età senza un lavoro né una famiglia propria, accudisce a tempo pieno l’anziana madre, cercando di accontentarla il più possibile ed esaudendo ogni suo desiderio.
In seguito a uno scambio di favori con amici, ma soprattutto in cambio di denaro, Gianni vedrà affidarsi, per il ponte di ferragosto, ben tre vecchiette che, tra dispetti e capricci, metteranno a dura prova la sua pazienza e la sua ospitalità.
Una bella commedia che, sorretta da una recitazione realistica e convincente, attinge a piene mani situazioni ed esperienze di vita quotidiana. Pone, infatti, sotto i riflettori temi sociali, quali la mancanza di assistenza agli anziani durante le vacanze estive e la propensione a cedere a veri e propri ricatti non per spontanea volontà ma per assoluta necessità di danaro.
Il personaggio di Gianni, dal viso simpatico ed espressivo, si destreggia egregiamente tra i fornelli: se da un lato cerca di preparare un pranzo di ferragosto che soddisfi i gusti delle anziane signore, dall’altro non lesina di propinare loro soporifere camomille (cariche di sonniferi!) per poter riposare tranquillo almeno la notte.
Interessante è notare l’impianto teatrale del film: la madre di Gianni, eccessivamente truccata, non può non ricordare la pirandelliana “vecchia imbellettata”, e anche il finale grottesco ci riporta a una chiusura tipica del teatro.
Il regista e interprete Gianni Di Gregorio si dimostra capace anche nell’uso di una colonna sonora vivace che, principalmente con fisarmonica e chitarra, accompagna lo scandirsi delle scene.
Giovanni Boccuzzi