Casini, pur dichiarando la sua grande amicizia con Gianfranco Fini sembra avergli dato il ben servito, avendo deciso dopo tante ambiguità di schierarsi con il PD di Bersani alle eventuali prossime elezioni politiche.
Sull’UDC Fini aveva fondato le sue speranze di rielezione in Parlamento nella prospettiva che lo stesso partito di Casini potesse avere una posizione autonoma di centro, ma il furbo Casini vista la sparizione totale del partito di Rutelli, considerato la vacuità del FLI e poichè in politica nulla vieme mai dato per scontato, ha pensato opportunamente di allearsi con la sinistra di Bersani
Cosa farà quindi Fini se l’unica sua candidatura possibile diventasse quella dell’UDC imparentato con il PD, sceglierebbe di restarsene a casa e godersi la famiglia e i tanti benefit riservati agli ex presidenti della Camera oppure, pur di rimanere nel giro del potere, si accontenterebbe di una candidatura contro natura, rischiando di danneggiare politicamente chi lo ospiterebbe?
Ve lo immaginate Gianfranco Fini in giro per la campagna elettorale tenere comizi a favore di una coalizione di centro sinistra dopo avere per decenni esaltato la politica di destra?
Chi semina vento raccoglie tempesta e chi ha molto ingenuamente e non da solo creduto in un personaggio come Berlusconi, merita questo epilogo della sua carriera, avendo deluso milioni di italiani che lo hanno osannato per tanti anni.
Credo che in questo momento Gianfranco Fini abbia bisogno di amici che gli sappiano dare consigli politici e non indirizzi di sedi di partito perché un personaggio come lui, non può fare come Totò; cioè trovare una casa pur di essere rieletto ad ogni costo.
Il tempo c’è, perché non credo si vada a votare in autunno ma Fini deve fare capire a chiare lettere cosa vuole fare da grande e chiedere scusa agli italiani che hanno sempre creduto in lui.
Lucio Marengo