Era stato invitato con grande anticipo alla manifestazione organizzata a Roma dall’ANMI in favore della liberazione dei due marò italiani detenuti nelle carceri indiane, ma Gianfranco Fini assente per presunti impegni istituzionali si è limitato ad inviare un messaggio, ricevendo in cambio una sonora reazione di protesta dai tantissimi presenti.
E’ tra l‘altro, convinzione unanime dell’opinione pubblica, che le Istituzioni non stiano facendo molto per la liberazione dei due militari italiani e per il ritorno in Italia degli altri nostri soldati bordo della nostra nave ancorata e bloccata in territorio indiano.
Non è la prima fischiata per il presidente della Camera che già nella scorsa settimana al congresso della UGL, anche li assente (aveva inviato un altro messaggio).
Non è neppure un buon momento per Fini e per il suo FLI, che nonostante i proclami sembra essere in fase di evaporazione, specie dopo le recenti notizia che il presidente della Camera dei Deputati, ha coperto la casta degli ex suoi colleghi e dei benefit inconcepibili nel momento in cui gli italiani vengono stritolati nella morsa di un fisco ingiusto e impietoso.
Ognuno ha quello che si merita, ma questo lo abbiamo anticipato sin dalla svendita a Berlusconi di un grande partito quale era Alleanza Nazionale, per ottenere qualche ministero e l’incarico di terza carica dello Stato che sicuramente non gli ha portato fortuna.
Da leader a comprimario in ombra, provocato continuamente dallo scaltro del bunga bunga, alla fine ha intrapreso la peggiore delle iniziative: andarsene dal PDL (Berlusconi non aspettava altro) e fondare il FLI immaginando un’apoteosi di adesioni che non c’è stata e non ci sarà.
Nel distruggere AN fini non fu solo; insieme a lui ci furono Ignazio La Russa, Altero Matteoli, Maurizio Gasparri che sono rimasti nel PDL almeno per ora e non sappiamo se verranno ricandidati.
Parlare oggi di destra e sinistra è anacronistico, la gente è nauseata, terrorizzata, dal menefreghismo non della politica, ma di questi politici, quasi tutti ricchi e supini, visto che hanno avuto (non sappiamo a quale prezzo) il regalo della nomina a deputato dal Berlusca sapendo che questi non fa regali a titolo gratuito.
Lucio Marengo