Triste primato per il tacco d’Italia, che si aggiudica la pole postition delle regioni con il maggior numero di frodi creditizie. Il fenomeno in Puglia rappresenta il 6,21% dei circa 22.100 casi di frodi rilevate in Italia, con un bottino medio di 5.532 euro. La frode creditizia non è altro che un furto di identità realizzato mediante la sottrazione di dati personali. Si va dal semplice furto dei documenti alla sottrazione o clonazione delle carte di credito, passando per l’intercettazione della posta privata, fino alla vera e propria esplorazione dei sacchi dell’immondizia alla ricerca di dati personali. Il fenomeno- si apprende in una nota dell’Osservatorio Crif-MisterCredit– è in costante evoluzione e sta prendendo dimensioni assai preoccupanti. Bari è stata la provincia della Puglia nella quale si è registrato il maggior numero di casi, che la pone all’ottavo posto assoluto della classifica su base nazionale, seguita da Lecce al nono posto .
I dati risultano particolarmente significativi considerando la grave contrazione delle richieste di credito da parte delle famiglie, laddove si è registrato un calo del -19% sui mutui ipotecari e -4% sui prestiti.
Non solo la crisi, ma anche un utilizzo più diffuso del web e dunque dell’e-commerce ha giocato un ruolo fondamentale nell’incremento di questi dati. Il furto di identità è, infatti, assai favorito e facilitato dalla circolazione di dati “sensibili” sulla rete che molto spesso inganna gli utenti più sprovveduti. E’ buona norma avvalersi, per i pagamenti effettuati on-line, di carte prepagate e l’effettuazione del log-out ogni qual volta si faccia accesso a siti mediante registrazione.
Laura Marchesini