Infiamma il pubblico l’arrivo di J-Ax sul palco del Medimex di Bari. I tanti fan hanno accolto con calore il loro beniamino.
«Fare il musicista – dichiara il rapper milanese – è vivere un sogno, è un’opportunità per non diventare cinico, anche se a volte accade il contrario». L’ex cantante degli Articolo 31 ripercorre la storia del rap made in Italy: «A differenza di altri paesi, in Italia i centri sociali hanno contribuito alla nascita del rap. Il rap – aggiunge – è come lo sport, se fai goal sei in campo».
J-Ax, al secolo Alessandro Aleotti, ricorda le proprie origini artistiche: «Quando ho iniziato con gli Articolo 31, eravamo un gruppo rivoluzionario perché fuori dai circuiti. Chi ha investito in noi – continua il cantante milanese – ha dato l’opportunità a due pazzi di fare un disco». Il rapper svela il suo status attuale: «Non faccio il disco che la gente comprerebbe ma il disco che vorrei comprare io». E aggiunge scherzando: «Ho tanto Fantozzi dentro di me, tra poco avrò anche la coppolina alla Fantozzi».
Della sua partecipazione televisiva al talent show The Voice, J-Ax spiega: «Ho accettato di fare il giudice per tre ragioni: perché aspettavo un segno dal cielo; per lavorare con Raffaella Carrà che considero una leggenda, e per testare gli italiani e capire se mi ero chiuso in una bolla».
Infine, il cantante annuncia l’uscita del suo prossimo disco nel gennaio 2015 e si congeda dal pubblico con uno dei suoi “axforismi”: «I veri uomini piangono la carezza dei cattivi».
Giovanni Boccuzzi