Riceviamo e pubblichiamo il contributo del dott. Rino Volpe, Presidente Adisco-Bari
Vergogna, assessore alla Sanità, Gentile!!!! I Bambini affetti da LEUCEMIA ed i loro genitori ti giudicano. Sorveglia sulle Direzioni Sanitarie.
Una Sanità che vive quotidianamente di VOLONTARIATO non può volere la distruzione delle ASSOCIAZIONI di VOLONTARIATO.
Negli ultimi dieci anni il Sangue del cordone ombelicale ha assunto una importanza rilevante nel mondo scientifico perché ricco di Cellule Staminali Ematopoietiche. Tale tipo di cellule staminali trova il suo impiego nella terapia delle Malattie Tumorali e non tumorali del Sangue e nello specifico nelle Leucemie, nei Linfomi e nelle Talassemie (diffuse nei paesi che si affacciano al Mediterraneo, tra i quali la Puglia). Tali malattie colpiscono soprattutto i Bambini.
Con delibera della Giunta Regionale 1 Agosto 2008, n°1498, “ Progetto Rete Regionale per il prelievo e la raccolta del Sangue Placentare” è stata autorizzata la Istituzione di una Banca del Sangue Cordonale presso l’Ospedale IRCCS “Casa Sollievo della sofferenza di San Giovanni Rotondo” nonché la individuazione di 14 Maternità Pugliesi con numero di Parti superiore a 1000, in cui raccogliere il sangue del cordone ombelicale, cioè Foggia, Bisceglie, Corato, Osp.”San Paolo”(Bari), Osp.”Di Venere” (Bari,Carbonara), Casa di Cura “Santa Maria”(Bari), Acquaviva delle Fonti, Putignano, Taranto, Lecce, Tricase, Brindisi, San Giovanni Rotondo.
Dopo 3 anni di lavoro pioneristico (2009-2011) solo il “Di Venere” (Bari,Carbonara) e Bisceglie hanno superato il 20% delle raccolte del sangue cordonale. Perché? Abbiamo creduto (dr. Gennaro Volpe, l’Ost.ca Annamaria Carbotta, e tutto il personale medico e paramedico del “Di Venere”), grazie anche alla lungimiranza del Prof. Boscia FM, in tale progetto regionale perché finalizzato a mettere a disposizione dell’Oncoematologia Nazionale e Mondiale cellule staminali prelevate dal sangue cordonale, utilizzato in Oncoematologia Pediatrica con tassi percentuali di guarigione, valutati intorno all’85%.
Assessore Gentile, le istituzioni hanno l’obbligo morale e civile di prendersi cura di un essere umano che, nella vulnerabilità propria di uno stato di malattia, manifesta il bisogno di essere aiutato. Assessore Gentile, questi ammalati sono solo la punta dell’iceberg famiglia, pronta a tutto pur di vedere guarire il proprio figlio. L’impegno della politica è farsi carico dei bisogni dei cittadini segnati dalla malattia, dalla sofferenza, spesso anche dalla solitudine e dall’abbandono.
Assessore Gentile, in termini di sensibilizzazione della popolazione barese e di paesi limitrofi in 3 anni abbiamo visto partorire al”Di Venere”oltre 4.200 pazienti, abbiamo raccolto oltre 1.018 unità di sangue cordonale e , di queste, bancato il 25%, percentuale abbassatasi negli ultimi 2 anni al 10%, per motivi tecnici. Abbiamo sensibilizzato alla donazione del sangue cordonale il 33% delle donne, che hanno partorito e che partoriranno al “Di Venere” o in altre Maternità pugliesi. Il Centro di raccolta del Sangue Cordonale (CRaSCO) dell’Osp.”Di Venere” è il primo in termini percentuali di raccolta e bancaggio del sangue cordonale in Puglia.
Assessore Gentile, il “Di Venere” negli ultimi anni ha assistito alla chiusura di 8 Reparti, e si è inciso negativamente sul buon funzionamento di alcuni servizi (es.l’Anatomia Patologica), non ultimo quello della Senologia. Nelle ultime settimane si sta cercando di far chiudere anche il CRaSCO, Centro di Raccolta del Sangue Cordonale, intimando al personale allocato in tale stanza di spostare mobili e mezzi di comunicazione. Nello Specifico alle mamme, che vogliono donare il sangue del cordone ombelicale del proprio figlio ai bambini oncoematologici, sarà negato anche questo diritto. Quello che è ancora più grave, tale disposizione, con la scomparsa del CRaSCO, porterà ad un aumento delle Raccolte di Sangue Cordonale presso le Banche Cordonali Private all’Estero. Forse è questo il disegno che si vuole perseguire? Si vuole convogliare l’attenzione delle donne gravide verso le Banche Cordonali Private a discapito delle Banche Cordonali Pubbliche. Perché????
Assessore Gentile, la Legge Italiana obbliga le Direzioni Sanitarie a “SORVEGLIARE” sulla “Collusione” della Sanità con le Banche Cordonali Private, non a combattere la diffusione della cultura della donazione del Sangue Cordonale, attraverso la “pattumierizzazione”dei manifesti dell’ADISCO (Associazione Donatrici Italiane del Sangue del Cordone Ombelicale) e, tra qualche giorno, forse anche delle brochure della Banca Cordonale REGIONALE di San Giovanni Rotondo. Non dimentichiamo cosa è stato postulato a tale riguardo da Eugenia Roccella, Sottosegretario alla Salute, «Lo stop legislativo, imposto oggi, alla raccolta del sangue cordonale da parte delle biobanche private in Italia, vuol essere anche un argine alle richieste, che organizzazioni private, domani, avanzeranno per conservare altre parti del corpo».
Presidente ADISCO Bari
Dr. Gennaro Volpe
Dati: Centro Nazionale Trapianti e C.N.Sangue.