Nel bacino del Mediterraneo si concentrano le principali aree archeologiche del mondo antico, con esse anche le inevitabili problematiche di conservazione e restauro. In Italia si contano solo sette scuole di specializzazione universitarie post-laurea in “Beni Architettonici e del Paesaggio”, ma solo una, quella di Bari Politecnico, vanta la peculiarità di studio e restauro dell’architettura antica e intervento in aree archeologiche. Le altre, con competenze perlopiù orientate verso lo studio e gli interventi sull’edilizia di interesse storico, sono dislocate a Roma, Torino, Firenze, Milano, Genova, Napoli. Le competenze scientifiche della Scuola del Poliba giustificano interventi che spaziano dalla più grande area archeologica del mondo, Pompei-Ercolano alla città di Kos in Grecia e collaborazioni che vedono tra i docenti i responsabili di monumenti-simbolo come l’acropoli di Atene. L’istituzione della Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio del Politecnico di Bari è nata dall’esigenza di sviluppare una più approfondita cultura negli ambiti dell’architettura antica e della pietra nel contesto nazionale e internazionale e le contestuali necessità di formazione di figure professionali qualificate. La Scuola, istituita dal Dipartimento di Scienze dell’Ingegneria Civile e dell’Architettura è attiva dall’anno accademico 2013-2014. Di durata biennale (120 CUF) e con due indirizzi specifici: “Storia e restauro dell’architettura antica” e “Restauro dell’architettura di pietra”, è a numero chiuso (max 25 laureati). Tra gli immatricolati del corrente anno accademico 2014-2015, figurano anche due studenti provenienti da Firenze e due da Perugia!
“Andando ad arricchire l’offerta formativa del Politecnico di Bari, la Scuola – dice il prof. Giorgio Rocco, direttore della Scuola di Specializzazione del Poliba – costituisce senz’altro una importante opportunità per i giovani laureati provenienti dalla Puglia, ma anche dalle altre regioni italiane, che vogliano dedicarsi allo studio, alla tutela e alla valorizzazione dell’antico. Le figure professionali che formiamo – prosegue – sono destinate a colmare una lacuna nella formazione universitaria e post-universitaria particolarmente sentita in un Paese come il nostro che possiede un patrimonio archeologico tra i più vasti e importanti del mondo. Le esigenze sempre più impellenti di interventi di restauro e conservazione nelle numerose aree archeologiche del Paese, ed in particolare del Meridione, rischiano di essere compromessi dall’assenza di quadri professionali con competenze specifiche nel settore, anche laddove vi siano consistenti finanziamenti destinati alla salvaguardia.” L’inaugurazione del nuovo anno della Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio del Politecnico, si terrà giovedì, 12 febbraio, alle ore 17.00, nell’Aula Magna “Domus Sapientiae” del Dipartimento di Scienze dell’Ingegneria Civile e dell’Architettura (palazzo ex Facoltà di Architettura – campus universitario).La manifestazione verrà introdotta dal Rettore, prof. Eugenio Di Sciascio, dal Presidente dell’Accademia delle Scienze di Puglia, prof. Eugenio Scandale, dal prof. Claudio D’Amato Guerrieri, Direttore del Dipartimento e dal prof. Giorgio Rocco, Direttore della Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio del Poliba.
Interverranno: prof. Massimo Osanna, Direttore della Soprintendenza Speciale di Pompei e già Direttore della Scuola di Specializzazione in Archeologia di Matera, e il prof. Francesco Cellini, già Preside della Facoltà di Architettura di Roma Tre e direttore del Master in Storia-Architettura-Progetto dello stesso Ateneo.
Federica Cirillo