Ancora quattro mesi circa di quotidiana presenza sulla stampa amica e poi auguriamo a Michele Emiliano di candidarsi alle Europee (se glielo consentono) assicurandogli il nostro voto, e di essere eletto. La storia degli emolumenti che di Paola avrebbe percepito nella sua qualità di presidente di AdP e di ingegnere della sicurezza deve essere chiarita, e sicuramente lo sarà quando un magistrato avrà deciso di entrare nel merito e ravvisare eventualmente precise responsabilità penali; per ora le anticipazioni giornalistiche ottenute per le solite vie traverse restano solo congetture, ma non esistono avvisi di indagine e quindi sono da una parte uno scoop giornalistico, dall’altra, la solita irruenza di Michele Emiliano nel tentativo di agevolare la candidatura di Antonio De Caro a cui non ha reso un buon servizio, anzi gli crea non poche antipatie e gli fa calare gli eventuali sostenitori. Se Di Paola risulterà penalmente responsabile di abusi, noi saremo i primi a tirarci in dietro, in caso contrario Emiliano gli avrà fatto un grande favore. Mi chiedo comunque e gli stessi lettori baresi che leggono, lo ricorderanno: ma Di Paola non era inizialmente il candidato suggerito da Emiliano? E se per caso avesse accettato la candidatura con il centro sinistra il quotidiano amico di Vendola avrebbe per caso pubblicato quell’articolo? Michele Emiliano accusa Di Paola di presunti abusi ed indirettamente non rende un favore a chi aveva l’obbligo di controllare e per dieci anni non lo ha mai fatto. Vendola o chi per lui, non poteva non saperee se responsabilità dovessero affiorare ci sarà inevitabilmente un concorso di colpe. Lasciamo lavorare i magistrati senza “evidenti solleciti” perchè sarà ovvio che si dovrà indagare anche sulle assunzioni senza concorso al comune, anche se questa procedura rientra nelle competenze del sindaco ma sotto l’aspetto morale sarebbero discutibili. Voglio ricordare infine chiedere cosa ne pensa il sindaco degli stipendi miliardari dei dirigenti Rai, dei conduttori, dei manager che fanno riferimento alla sua parte politica.
Lucio Marengo