La rassegna letteraria che dal 4 al 9 settembre ha animato il centro storico di Bisceglie si è congedata con un’altra serata ricca di personaggi prestigiosi e con il consueto tutto esaurito.
Il compito di chiudere in bellezza i lavori della terza edizione è toccato a Marcello Veneziani, ospite fisso e padrone di casa nel vero senso della parola. Accompagnato in piazza Duomo dal libro La rivoluzione conservatrice in Italia, il giornalista e intellettuale biscegliese ha offerto una commovente testimonianza delle virtù che lui riconosce ai suoi concittadini. Virtù come la schiettezza, la veracità, l’ironia, raccontate attraverso svariati aneddoti di gioventù. Una dichiarazione d’amore per la terra che gli ha dato i natali e di cui, vivendo a Roma, avverte spesso la nostalgia. Un momento toccante, introdotto dalla lettura (a opera dell’attore Carlo Monopoli) di alcuni brani scritti dallo stesso Veneziani e concluso con l’ormai celebre articolo dal titolo Elogio del sospiro, poetica celebrazione del dolce tipico di Bisceglie.
In piazza Duomo alle 21 è salito sul palco Donato Carrisi: Sceneggiatore per la tv e per il cinema.
Il talentuoso scrittore di Martina Franca gode della stima di big come Ken Follett e Michael Connelly e ha raggiunto la fama col bestseller Il suggeritore, vincitore del Premio Bancarella 2009.Per l’occasione ha presentato La donna dei fiori di carta, sua ultima fatica letteraria, con la quale ha abbandonato le consuete atmosfere del genere thriller per sperimentare la forma del noir. Illuminante la sua digressione sulla figura del “mostro”, spesso protagonista degli episodi di cronaca nera. «L’opinione pubblica – ha spiegato – tende a condannare gli imputati di omicidio prima ancora che siano processati, di solito basandosi sull’immagine che ne emerge dagli schermi televisivi. E magari ci si arrabbia e si grida all’ingiustizia se quel soggetto è poi riconosciuto innocente dal tribunale. Credo che dovremmo ripensare il nostro atteggiamento davanti ai fatti di cronaca e ammettere che non siamo in grado di giudicare».
Il programma serale era stato inaugurato alle 19 dal direttore di EPolis, Dionisio Ciccarese, e dal noto neurologo Vito Covelli con il volume Più forti della paura (largo San Matteo), seguiti alle 19.30 dall’inviato del Tg5, Pierangelo Maurizio, con L’uomo che amava uccidendo (palazzo Ammazzalorsa) e da Costantino Esposito alle 20.15 con Una ragione inquieta (largo San Matteo), presentato insieme all’eurodeputato Mario Mauro. Peccato solo per l’assenza di Tiberio Timperi, costretto a disdire l’appuntamento in extremis.
Anche quest’anno, dunque, Libri nel Borgo Antico ha chiuso i battenti con un bilancio più che positivo: oltre settanta autori presenti, di cui quarantasei locali e trenta nazionali; diciassette case editrici rappresentate; circa 30mila visitatori in sei giorni. Questi i numeri di un successo clamoroso, festeggiato degnamente con i sospiri che, alla fine, gli impeccabili organizzatori dell’Associazione Borgo Antico Bisceglie hanno offerto al pubblico. Un successo che rimanda fin d’ora alla prossima edizione, la quarta, anticipata dalla chiosa dell’europarlamentare Sergio Silvestris, che ha moderato l’incontro con Veneziani: «Mancano 359 giorni a Libri nel Borgo Antico 2013».
Fabia Tonazzi