Lo ha fatto capire a chiare lettere, Beppe Grillo non vorrebbe cambiare la Legge elettorale porcellum dopo averla aspramente criticata in passato. Il perchè è intuibile dal fatto che se venisse reintrodotta la preferenza perderebbe il controllo del movimento e molti degli uscenti resterebbero a casa e magari potrebbe capitare che vengano eletti personaggi, giovani e meno giovani graditi sul territorio oppure potrebbe capitare che nel voto si crei un abisso tra il voto di preferenza e quello di lista. Potrebbenro in definitiva essere eletti deputati con trecento voti di referenza. Il furbetto Grillo che lancia strali contro tutti qualche volta anche di basso livello politico ma di sicuro effetto mediatico. Tanta gente che conosciamo e che con convinzione hanno votato in passato il movimento cinque stelle, speravano nella restituzione del diritto di giudizio sull’operato dell’eletto ,a se il porcellum non dovesse essere modificato, quella stessa gente potrebbe non recarsi a votare. Non si può predicare bene e razzolare male ed i grillini qualche volta oltre a fare populismo, si interessino dei vari problemi che assillano milioni di famiglie e cominciassero ad insistere sull’abolizione delle Provincie, ed anche delle regioni che hanno creato il vero dissesto economico per i costi esorbitanti. Quanto ci costano le regioni? qual’è il rapporto tra costi e benefici? Si può risparmiare ed anche tanto, senza sparare nel mucchio,analizzando il ruolo delle sanguisughe regionali create solo per assicurare benefici a poche centinaia vicini ai partiti ed al mercimonio politico.
Lucio Marengo