Gli avvocati di Silvio Berlusconi hanno depositato presso la Giunta per le elezioni e immunità di Palazzo Madama il ricorso a favore del Cavaliere che sarà presentato alla Corte di Strasburgo dei diritti dell’uomo. I legali hanno predisposto un documento che contesta la retroattività della legge Severino. Com’è noto, tale legge sancisce l’incandidabilità e la decadenza di quei politici con sentenza anche non passata in giudicato. Secondo la legge firmata dall’allora Ministro della Giustizia del Governo Monti, Paola Severino, Silvio Berlusconi dovrebbe decadere dalla sua carica di Senatore e non essere più ricandidato a seguito di una sentenza definitiva.
Gli avvocati del Cavaliere, invece, sostengono che la legge violerebbe l’articolo 7 della Convenzione dei diritti dell’Uomo che recita testualmente: ” 1. Nessuno può essere condannato per una azione o una omissione che, al momento in cui è stata commessa, non costituiva reato secondo il diritto interno o internazionale. Parimenti, non può essere inflitta una pena più grave di quella applicabile al momento in cui il reato è stato commesso. 2. Il presente articolo non ostacolerà il giudizio e la condanna di una persona colpevole di una azione o di una omissione che, al momento in cui è stata commessa, costituiva un crimine secondo i principi generali di diritto riconosciuti dalle nazioni civili“.
La battaglia legale, dunque, si sposta nel cuore dell’Europa. Daniela Santanché ha dichiarato che a giudicare ci sarà un “giudice giusto, visto che in Italia, Berlusconi è sempre stato giudicato da giudici iscritti a Magistratura Democratica”.
Intanto, la Giunta del Senato si riunirà lunedì alle 15.00 per esaminare il provvedimento di decadenza a carico di Berlusconi.
Antonio Curci – curci@radiomadeinitaly.it